Anche in chiusura la 62. Berlinale regala un'ultima, ricca parata di stelle, dopo Angelina Jolie e il suo debutto alla regia con The Land of Blood and Honey e Meryl Streep, a Berlino per il premio speciale alla carriera, arrivano Robert Pattinson, Uma Thurman, Christina Ricci e Kristin Scott Thomas, protagonisti di Bel Ami, una coproduzione completamente europea, come tengono a precisare i registi (di teatro) Declan Donnellan e Nick Ormerod (resa possibile anche grazie a Rai Cinema), presentata fuori concorso.
Ha perfettamente senso che Robert Pattinson continui nel suo tentativo di allargare e far fruttare la gigantesca base di pubblico adorante conquistato dalla saga Twilight. Il tentativo non è senza rischi. Ma l'attore inglese sta lavorando con impegno a una carriera post vampiresca. I risultati si colgono in Bel Ami, adattamento dell'omonimo celebre romanzo di Guy de Maupassant (1885). Pattinson è Georges Duroy, un ex soldato senza scrupoli giovane e avvenente alle prese con una vertiginosa scalata dell'alta società parigina. Una fitta rete di amori e amanti mette in sicurezza la danza ai bordi dell'abisso e gli permette di diventare un giornalista anche se lui non ha talento. Uma Thurman consegna una sopresa bellissima: la forza di sempre racchiusa in costume d'epoca fa davvero un bell'effetto. Christina Ricci nei panni di Clothilde, un amabile e sensuale donna di società, convince in una delle parti più autentiche della sua carriera da adulta. Kristin Scott Thomas finalmente si rivede in una parte smagliante. Pattinson è un bravo attore. Il film avrà sicuramente un buon successo. Soprattutto grazie a lui. E lui lo sa. “Questo film è stata l'opportunità perfetta arrivata dopo Twilight”, conferma in conferenza stampa. “Ci rendiamo conto di aver fatto una versione un po' contemporanea di un classico di Maupassant. Ma va benissimo così. Del resto, questa storia ci racconta di dinamiche che non sono mai invecchiate. Basti guardare agli scandali che stanno colpendo i media in Inghilterra. Quindi, la storia e il film raccontano di quello che saremo sempre”.
Robert Pattinson dovrà lavorare ancora sodo. Perché l'avvenenza un attore deve saperla usare. E sullo schermo è bene ci si dimentichi a chi appartiene un volto.