Anche quest'anno il Bergamo Film Meeting (7-15 marzo) si preannuncia un punto d'incontro per cinefili di ogni età, dove ognuno potrà trovare con soddisfazione opere che corrispondano alla propria idea di cinema.
Dalle pellicole della mostra d'essai, provenienti da Belgio, Romania, Svizzera, Germania, Gran Bretagna e Argentina, in costante ricerca delle tendenze stilistiche e delle tematiche più attuali del momento, alle retrospettive storiche, punta di diamante della kermesse lombarda che omaggiano Bette Davis e il regista Carol Reed, alla personale su un autore contemporaneo, la francese Claire Denis.
L'anteprima del festival sarà tutta italiana: Di madre in figlia, documentario diretto da Andrea Zambelli sulla tournée del caratteristico coro delle mondine di Novi (Modena), sull'origine della loro tradizione e sul successo con cui portano questo folklore anche fuori del proprio territorio. La pellicola sarà proiettata domenica 8 alle 17,15 all'Auditorium; seguirà un'esibizione dal vivo del gruppo.
La sezione non fiction "Visti da vicino" che tanto successo ha avuto al suo esordio, la passata edizione, ha aumentato la selezione e lunedì alle 21, al Cinema Capitol, proporrà un altro lungometraggio italiano: La Fiuma. Incontri su Po e dintorni di Rossella Schillaci. Con taglio antropologico si affronta un viaggio lungo il nostro maggiore corso d'acqua, alla ricerca di luoghi, storie e personaggi. Da segnalare, nello stesso giorno, anche Pripyat, interessante reportage irlandese sulla decadenza della modernissima città sovietica che dopo l'incidente della centrale nucleare di Chernobyl è diventata una cittadina fantasma.