(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Il mio Batman non somiglia a nessuno dei precedenti uomini-pipistrello portati al cinema: corrisponde al Batman che avevo conosciuto nei fumetti. Non troppo divertente, molto oscuro, minaccioso e dark". Christian Bale parla del personaggio da lui interpretato in Batman Begins, il nuovo film della saga ispirato alle avventure dell'eroe  creato da Bob Kane, in uscita domani in 600 cinema italiani e in anteprima questa sera al TaorminaBNLFilmFest. Il film riporta lo spettatore alle origini del personaggio quando, ancora bambino, rimane orfano dei ricchi genitori uccisi da un rapinatore e decide di dedicare la propria vita alla guerra al crimine. Le novità nel prequel diretto da Christopher Nolan sono molte, a cominciare dall'apprendistato compiuto dal giovane Bruce Wayne (alias Batman) in Estremo Oriente presso un maestro ninja. Ad interpretare quest'ultimo ruolo è Liam Neeson, affiancato anche da Michael Caine, nei panni del fedele maggiordomo Alfred, Gary Oldman, in quelli del detective Jim Gordon, Morgan Freeman, che dà  volto all'inventore Lucius Fox, e Katie Holmes, la nuova fiamma si Tom Cruise che interpreta Rachel Daes, amica d'infanzia di Bruce. "Non abbiamo fatto riferimento agli altri Batman - spiega Nolan, già regista di Insomnia e Memento - ma abbiamo esaminato la sostanza del fumetto, della sua lunga storia e di come i vari autori lo avevano immaginato. I punti di riferimento sono stati i film che amavo quando ero ragazzo, i primi Star Wars, I predatori dell'Arca perduta e 007 - La spia che mi amava". Batman "è il più interessante tra i supereroi - aggiunge Bale - perché non ha superpoteri ma decide di combattere il crimine vestito come un pipistrello". Nel film ci sono anche molti cattivi: oltre al mentore interpretato da Liam Neeson, c'è il presidente della Wayne Enterprises che amministra i beni di Bruce Wayne (Ruther Hauer), lo psichiatra pazzo Jonathan Crane (Cillian Murphy) che si trasforma in un inquietante spaventapasseri e il boss della mafia, interpretato da Tom Wilkinson, che porta il nome Carmine Falcone. "Non sapevamo che in Italia quel cognome fosse legato al ricordo di un giudice che si è battuto contro Cosa Nostra - spiega Nolan -. Così si chiamava il personaggio nel fumetto". Cupe anche le ambientazioni: Gotham City è più inquietante e oppressiva di tutte quelle viste finora sul grande schermo, lo stesso costume dell'uomo-pipistrello è di tessuto e non di pelle lucida perché, spiega Nolan, "volevamo aumentare l'elemento drammatico con un mantello capace di gonfiarsi e fluttuare". A Roma per presentare il film insieme al regista e al protagonista ci sono anche Freeman e la Holmes: "Dicono che ho fatto questo film solo per soldi? Non è vero, io faccio tutti i film solo per soldi - scherza l'attore premio Oscar per Million Dollar Baby -. Spero di aver guadagnato abbastanza per potermi ora dedicare al film su Nelson Mandela". La neofidanzata di Cruise è l'unico personaggio inventato della storia ed è la prima "mora" che compare sul grande schermo al fianco di Batman: "Per quel che mi riguarda è il più grande film che abbia interpretato". Nessuno esclude la possibilità di un sequel: "Vedremo quel sarà la risposta del pubblico" dice il regista.