E' ancora una volta Ang Lee ad aggiudicarsi il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia. A due anni di distanza da Brokeback Mountain, il regista taiwanese ottiene il massimo riconoscimento alla 64° edizione del Festival grazie al suo Lust, Caution, dramma ambientato nella Shanghai degli anni '40 sotto l'occupazione giapponese con Tony Leung e Tang Wei. Dopo una giornata convulsa, caratterizzata da incontrollabili rumors e vane indiscrezioni, ecco dunque il verdetto ufficiale (accolto da brusii e fischi in sala stampa) di un Concorso che ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima ora. Il regista americano Brian De Palma si aggiudica il Leone d'Argento per la regia di Redacted, mentre il Premio Speciale della Giuria va ex-aequo a I'm Not There di Todd Haynes e La graine et le mulet di Abdellatif Kechiche, film in corsa per la vittoria finale secondo molti addetti ai lavori e quello che ha raccolto il maggior numero di riconoscimenti dalle giurie dei premi collaterali, capace di aggiudicarsi anche il "Premio Marcello Mastroianni" per il miglior attore emergente con la splendida  Hafsia Herzi, visibilmente commossa al ritiro del Premio. Parzialmente rispettate le previsioni per le due Coppe Volpi: Cate Blanchett è la migliore attrice grazie alla performance nelle vesti di Bob Dylan in I'm Not There di Todd Haynes (a ritirare il premio il compagno di set Heath Ledger), mentre Brad Pitt, anche lui assente alla cerimonia e fischiato in sala stampa per la defezione, è il miglior interprete maschile per The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford di Andrew Dominik, premio che in molti avevano "assegnato" al suo antagonista nel film Casey Affleck. La giuria di soli registi, presieduta da Zhang Yimou e composta, tra gli altri, dai nostri Ozpetek e Crialese, ha poi conferito un "Leone d'Oro Speciale per l'insieme dell'opera" a Nikita Mikhalkov per 12, remake de La parola ai giurati di Sidney Lumet sullo sfondo della guerra cecena. Osella per la miglior sceneggiatura a Paul Laverty per It's a Free World... di Ken Loach, e Osella per il miglior contribuito tecnico a Rodrigo Prieto per la fotografia di Lust, Caution di Ang Lee. Il "Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis" va a La zona di Rodrigo Plà, mentre Dog Altogether di Paddy Considine vince nella sezione Corto Cortissimo. Alla fine a bocca asciutta, oltre ai prevedibili italiani, è rimasto solo Paul Haggis, regista di In the Valley of Elah.