(Cinematografo.it/Adnkronos) - Si aggravano le condizioni di salute di Alberto Grifi, considerato il padre del cinema sperimentale italiano. Grifi, ammalato da tempo, è ricoverato da ieri in coma presso la clinica "Il Sacro Cuore" di Roma. Per lui si sono mossi nell'ultimo anno molti nomi del mondo della cultura italiana, cineasti ed intellettuali che sono stati anche firmatari di un lungo appello per aiutarlo a trovare una casa-archivio nel momento più difficile della sua malattia. Lo scorso 11 marzo 2007 l'Auditorium di Roma gli ha consegnato un premio speciale come riconoscimento per il suo infaticalbile lavoro di cineasta. Alberto Grifi, nato a Roma nel 1938, ha scritto pagine importanti del cinema italiano, conosciute ed apprezzate anche all'estero. Tra questi: La verifica incerta (1964) che, realizzato con Gianfranco Baruchello, propone un collage distruttivo e dissacratorio dei film hollywoodiani degli anni '50, e Anna (1972-75) realizzato con Massimo Sarchielli e considerato un cult movie della cultura alternativa post sessantottina. Grifi ha portato al cinema italiano anche diverse innovazioni tecniche: ha inventato, tra l'altro, macchine per il cinema come il vidigrafo che utilizzò nel '72 per trascrivere su pellicola lo stesso Anna, primo film vidigrafato in Italia.