Il  Final  Cut  di  Apocalypse Now arriva nelle sale italiane per un’uscita evento il 14, 15 e 16 ottobre, per festeggiare il 40° anniversario del film

realizzato nel 1979 da Francis Ford Coppola.

Restaurato   da   American  Zoetrope  al  laboratorio  Roundabout  (con  la collaborazione  del laboratorio bolognese L’Immagine  Ritrovata), Apocalypse Now  –  Final Cut è distribuito dalla Cineteca di Bologna, dopo l’anteprima europea  dello scorso 28 giugno al festival Il Cinema Ritrovato, presentato dallo  stesso Francis Ford Coppola in Piazza Maggiore a Bologna di fronte a 10mila spettatori.

Impegnata  dal  2013  nella  distribuzione  di  classici  restaurati con il progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, la Cineteca di Bologna arricchisce

il  proprio  catalogo  2019-2020 di uno dei titoli più iconici della storia del  cinema,  Apocalypse  Now,  sul quale il regista Francis Ford Coppola è

tornato  più  volte, fino ad arrivare quella che ora considera la “versione perfetta”.

“Dato  che  l’originale  di  Apocalypse  Now  non  era  solo lungo ma anche insolito  nello  stile  e  nella  sostanza  per un film dell’epoca, abbiamo

pensato  di tagliare ove possibile non solo per questioni di tempo ma anche per tutto ciò che poteva sembrare strano”, racconta lo stesso Coppola.

“Una quindicina  di  anni dopo lo davano alla TV mentre mi trovavo in albergo, e dato  che  mi  è  sempre  piaciuto  l’inizio mi sono messo a guardarlo e ho finito  per  vedermelo tutto. Mi sono reso subito conto che il film non era strano  come pensavo, ed era diventato più contemporaneo. Aggiungiamoci che molti  (compreso  il distributore) pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo  materiale.  Tutto  questo  ha  condotto  a  quello  che e stato poi chiamato Apocalypse Now Redux. In quella versione veniva ripristinato tutto ciò che era stato tagliato. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi  vedere  in  circolazione,  mi  capitava  spesso  di pensare che l’originale  del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse  troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è  intitolata Apocalypse Now – Final Cut”.