Si riderà e piangerà stasera in Piazza Grande. L'ilarità che la commedia Waitress, in programmazione in prima serata, scatenerà tra il pubblico sarà infatti preceduta da un profondo momento di commozione. La causa è nota, ma non forse abbastanza: la regista del film Adrienne Shelley è deceduta prematuramente lo scorso novembre in una circostanza che da sola basterebbe a farne un thriller. La cineasta è stata assassinata da un idraulico con cui aveva avuto un litigio; il motivo è tristemente banale e legato al rumore provocato dal lavoro dell'uomo, che disturbava il sonno della neonata della regista. L'individuo, prima di essere scoperto, aveva denunciato i fatti come suicidio. La Piazza, questa sera, riserverà un tributo alla giovane artista scomparsa (classe 1966), che almeno ebbe il tempo di vedere ultimato il suo film, pronto per la premiére mondiale al Sundance. "L'ispirazione per il film - spiega il produttore intervenuto in sua vece - venne ad Adrienne nel momento in cui scoprì di essere incinta. Dalla sua esperienza, infatti, voleva raccontare la storia di una cameriera infelicemente sposata che si scopre in dolce attesa". Gli ingredienti (anche reali, visto che la protagonista è la "regina delle torte") di Waitress sono molteplici e mescolati con mano leggera: l'amicizia al femminile, il rapporto con gli uomini e con la gravidanza, l'abuso domestico ad opera del coniuge, il tradimento e la presa di coscienza della propria dignità. Film di produzione Fox Searchlight, in Italia dal 21 settembre per la 20th Century Fox, si presenta totalmente al femminile, avvalendosi soprattutto dell'interpretazione della brava e bella Keri Russell (Mission: Impossible III).