(Cinematografo.it/AdnKronos) - "Se voi signorine finirete questo corso e se sopravviverete all'addestramento... sarete un'arma! Sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere! Ma fino a quel giorno siete uno sputo! La più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta "merda"!".

Si presentava così R. Lee Ermey, nei panni del sergente maggiore Hartman in Full Metal Jacket. L'attore, il cui soprannome era 'The Gunny', è morto domenica mattina per complicazioni dovute a una polmonite si legge su 'The Hollywood Reporter'. Aveva 74 anni.

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A darne notizia via Twitter è stato il suo manager di lunga data, Bill Rogin, che ha scritto: "Con profonda tristezza vi informo che R. Lee Ermey ('The Gunny') è scomparso questa mattina... mancherà moltissimo a tutti noi".

 

Oltre al ruolo nel capolavoro di Stanley Kubrick del 1987, per il quale era stato candidato ai Golden Globe come Miglior attore non protagonista, Ermey aveva interpretato il sindaco Tilman nel film di Alan Parker Mississippi Burning - Le radici dell'odio del 1988, il capitano di polizia in Seven (1995), il capo ufficio Frank Martin di Willard il paranoico, il sadico sceriffo Hoyt del remake del 2003 di Non aprite quella porta e, nella saga di Toy Story, aveva dato la voce al Sergente, comandante dei soldatini verdi di plastica.

Ermey era stato un sergente nella vita reale, per il Corpo dei Marines e d'artiglieria oltre ad aver servito 14 mesi in Vietnam e a essere stanziato a Okinawa, in Giappone. Tra i suoi primi ruoli sul grande schermo c'è quello di un ufficiale elicotterista in Apocalypse Now (1969) di Francis Ford Coppola.