Addio a Irene Papas. La grande attrice greca è morta all'età di 96 anni a Chiliomodi, vicino a Corinto, dove era nata il 3 settembre 1926 con il vero nome di Irene Lelekou. Nel 2018 era stato annunciato che Papas soffriva del morbo di Alzheimer da cinque anni. Da allora ha vissuto lontano dagli occhi del pubblico.

L'attrice fece il suo esordio nel cinema internazionale con film di grande successo come "I cannoni di Navarone" e "Zorba il greco". Nel 1968 fu scelta dal regista Franco Rossi per il ruolo di Penelope nello sceneggiato tv della Rai "Odissea".

All'età di 12 anni viene ammessa alla scuola d'arte drammatica della sua città, più tardi si trasferisce ad Atene per studiare teatro. Nei primi anni della sua carriera si esibisce come cantante-ballerina, poi negli anni Venti diviene una famosa attrice teatrale misurandosi in ruoli femminili importanti della tragedia classica, come Medea ed Elettra.

Nel 1943 sposa il regista Alkis Papas, il loro matrimonio dura solo quattro anni ma lei ne conserva il cognome. Esordisce sul grande schermo nel 1951 a fianco di Gina Lollobrigida con "Le infedeli" di Mario Monicelli, tre anni più tardi recita con Sophia Loren nell' "Attila" di Pietro Francisci.

Fino alla fine degli anni Cinquanta vive in Grecia e partecipa attivamente alle rappresentazioni del Teatro Popolare Greco, senza però trascurare il cinema. Nel 1961 diviene famosa al pubblico internazionale con "I cannoni di Navarrone" e bissa il successo quattro anni più tardi con "Zorba il greco" di Michael Cacoyannis.

Nel 1966 torna in Italia per recitare nel film di Elio Petri "A ciascuno il suo" con Gian Maria Volontè, ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. L'anno dopo è di nuovo oltreoceano per debuttare sul palcoscenico di Broadway con "That summer, that fall". Tornata in Italia, il regista Franco Rossi le affida il ruolo di Penelope per gli sceneggiati televisivi "Le avventure di Ulisse" (1967) e "Odissea" (1969). Dello stesso anno è Z - L'orgia del potere di Costa-Gavras, dove recita al fianco di Yves Montand e Jean-Louis Trintignant.

Con Cacoyannis continua ad interpretare ruoli mitici in "Le Troiane" (1971) e nell' "Ifigenia" (1976). Nel 1979 recita per Francesco Rosi in "Cristo si è fermato ad Eboli", e durante gli anni Ottanta interpreta numerosi film tra cui "Tutto in una notte" (1985) di John Landis e "Cronaca di una morte annunciata" (1987) di Francesco Rosi. A partire dalla metà degli anni Novanta si trasferisce in Portogallo dove collabora con Manoel de Oliveira: nel 1996 recita in "Party", a cui segue "Inquietudine" (1998) e, dopo la parentesi de "Il mandolino del capitano Corelli" (2001), recita di nuovo per de Oliveira in "Un film Parlato" (2003).