Cinema e poesia, passato e innovazione, ambiente e tecnologia. MaTerre unisce tutto questo in un’unica suggestiva visione.

Progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotto da Rete Cinema Basilicata, Fondazione Matera Basilicata 2019 e cofinanziato da Lucana Film Commission, è un film di poesia in cinque episodi diretti da altrettante coppie di artisti (un regista e un poeta per episodio) provenienti da città dell'Europa Mediterranea​.

MaTerre si girerà solo in esterni e con luce naturale, tramite action cam a 360°, ecologiche e non invasive. Il film debutterà in anteprima mondiale il 24 agosto 2019, alla ​Festa della Terra, grazie a tecnologia web 5G e postazioni munite di appositi visori a 360°​. Il pubblico, quindi, potrà letteralmente immergersi nella visione del film, ispirato a ​"La mia bella patria" di Rocco Scotellaro.

Non solo: c’è anche un progetto editoriale attorno al quale sociologi, linguisti, antropologi, giuristi e filosofi, ma anche studenti, dibattono e si interrogano sul blog “Carta d’Identità”, a proposito delle dinamiche identitarie della contemporaneità.

Intanto, molti gli appuntamenti di approfondimento aperti al pubblico tra incontri, interviste, e performance con illustri del mondo del cinema, della poesia, dell'antropologia e della letteratura. Sarà proposto anche il ​"Making of" di MaTerre: un diario di viaggio per immagini che restituisca le fasi e i metodi di lavorazione del progetto.

Sul sito del progetto, ​"Aenigmata" è frutto del lavoro dei ragazzi dell'Università di Torino e del Piemonte Orientale in collaborazione con la Comunità di Marentino di Terra mia Onlus: domande a poeti, artisti e intellettuali, per ​riflettere sull’identità contemporanea. Un tema che “agita e tocca nel profondo, dove la razionalità, individuale e collettiva, non riesce a fare piena luce”, dichiara Paolo Heritier, direttore artistico con Lello Voce e Antonello Faretta.

"Identità armoniche" è invece la sezione che raccoglie performance, contributi sonori, work in progress, video e testimonianze​ che, tassello per tassello, compongono MaTerre.

“Il progetto rappresenta in pieno lo spirito di Matera 2019, parte dal legame forte con la propria terra per muoversi verso il futuro, attraverso il ricorso all’innovazione e la tecnologia più avanzata." dice Ariane Bieou, manager culturale di Fondazione Matera Basilicata 2019. "Il patrimonio intangibile diventa quindi fonte di ispirazione per le grandi potenzialità della realtà immersiva”.

MaTerre non è l’unico progetto cinematografico in cantiere nella Capitale Europea della Cultura: Vado Verso Dove Vengo è un documentario parte di un progetto più ampio, Storylines – The Lucanian Ways, che prevede anche la realizzazione di una video-installazione nella capitale europea della cultura.

Il progetto è prodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Associazione Youth Europe Service, co-finanziato da Lucana Film Commission e realizzato con il fondo etico di BCC Basilcata, insieme agli altri partner: Mediterraneo Cinematografica, Simbdea, Allelammie e Bitmovies.

Il documentario racconta con la testimonianza di viaggiatori e la voce di esperti le partenze e i ritorni, le lontananze e gli abbandoni, i nostoi dell’Italia ai margini dell’inquadratura.

Vado Verso Dove Vengo è il ritratto di un mondo affetto da emigrazione e spopolamento, un labirinto percorso da ombre alla ricerca della propria metà, o più semplicemente di una meta, un luogo da chiamare casa.

Attraverso la narrazione, l’opera diretta da Nicola Ragone (anche autore con Luigi Vitelli e il contributo di Vito Teti) alimenta la speranza di ricolmare, un giorno, il divario tra centro e periferia, tra comunità locali e flussi globali.