Va quest’anno al film A mano disarmata di Claudio Bonivento il Nastro della legalità nato un anno fa per iniziativa dei Giornalisti  Cinematografici insieme a Trame – Festival dei libri sulle mafiediretto da Gaetano Savatteri per sottolineare il valore di denuncia di quel cinema di impegno civile che ha ritrovato una nuova stagione di vivacità.

La motivazione è nelle stesse parole di Federica Angeli, autrice del libro autobiografico che ha ispirato  il film: Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde.” Il film in sala da dopodomani, 6 giugno, distribuito da Eagle Pictures, è prodotto da Laser Digital Film in collaborazione con Rai Cinema. La sceneggiatura, basata sul libro edito da Baldini e Castoldi, è firmata da Domitilla Shaula Di Pietro in collaborazione con la stessa Federica Angeli.

Come ha sottolineato, a nome del Direttivo, Laura Delli Colli, Presidente Sngci: “E’ nel segno di una ‘militanza’ attiva sui temi della società che il Sngci – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani - segnala, attraverso il cinema nella sua migliore tradizione di impegno civile, storie o ‘casi’ che quotidianamente segnano il nostro lavoro nella cronaca. Un Premio che ci ricorda che il cinema non vive solo di leggerezza, di red carpet e riflettori sullo star system ma - come insegna la lezione dei maestri di sempre e come dimostra la verità di tanti piccoli film spesso indipendenti o in controtendenza – diventa specchio della società e insieme strumento di denuncia sociale e di crescita civile. Proprio come dev’essere il lavoro di un buon cronista”.

Aggiunge Gaetano Savatteri: "Il Nastro della legalità assegnato dal SNGCI, in collaborazione con Trame, festival dei libri sulle mafie", il Festival di Lamezia Terme, in programma dal 19 al 23 Giugno prossimi, ancora una volta premia opere importanti per la vita civile di questo nostro Paese. Film particolarmente significativi per l'impegno e le ragioni che li motivano, ma soprattutto per far conoscere la realtà italiana e per sviluppare una nuova e maggiore sensibilità in una stagione in cui sembrano prevalere l'egoismo e l'indifferenza."

 IL FILM

Da cronista dell’edizione romana de La Repubblica, Federica Angeli prende in mano la sua vita e decide di usarla, senza risparmio, in una causa civile: la lotta ai clan mafiosi che infestano Ostia. La sua arma è – e sarà sempre – la sua cronaca. Il film racconta la sua sfida alla malavita, iniziata nel 2013 e non ancora finita, senza mai dimenticare la sua dimensione di donna, madre e moglie: il coraggio e la paura, la solitudine e la solidarietà, la disperazione e l’entusiasmo per una battaglia combattuta a viso aperto.