Zazie nel metrò

Zazie dans le métro

FRANCIA 1960
Zazie, un'impertinente bambina di dodici anni, trascorre due giorni a Parigi a casa di alcuni parenti in modo che la madre possa passare un po' di tempo col suo amante. Zazie, abituata a vivere in provincia, sogna di andare in metrò e quando lo trova chiuso per sciopero sfugge alla custodia dello zio. L'incontro con vari personaggi stravaganti scatena le sue argute osservazioni che rivelano l'assurdità del mondo degli adulti. Al termine del suo soggiorno dirà "Sono invecchiata".
SCHEDA FILM

Regia: Louis Malle

Attori: Catherine Demongeot - Zazie, Philippe Noiret - Zio Gabriel, Hubert Deschamps - Turandot, Carla Marlier - Zia Albertine, Annie Fratellini - Mado, Marc Doelnitz - Sig. Coquetti, Nicolas Bataille - Fédor, Irène Chabrier - Donna in piedi, Yvonne Clech - Vedova Mouaque, Odette Picquet - Mme Lalochere, madre di Zazie, Jacques Dufilho - Ferdinand Grédoux, Vittorio Caprioli - Trouscaillon Pedro, Antoine Roblot - Charles, Arlette Balkis - Donna in piedi, Little Bara - Uomo in piedi, Jean-Yves Bouvier - Uomo in piedi, Sacha Distel - Se stesso (cameo, Jacqueline Doyen - Donna in piedi, Georges Faye - Uomo in piedi, Jacques Gheusi - Il gestore, Louis Lalanne - L'amante di Jeanne, Virginie Merlin - Donna in piedi, Jean-Pierre Posier - Uomo in piedi, Paul Vally - Uomo in piedi, Christine Howard

Soggetto: Raymond Queneau - romanzo

Sceneggiatura: Louis Malle, Jean-Paul Rappeneau

Fotografia: Henri Raichi

Musiche: Fiorenzo Carpi, André Pontin

Montaggio: Kenout Peltier

Scenografia: Bernard Evein

Costumi: Marc Doelnitz

Effetti: Locafilms

Altri titoli:

Zazie

Zazie in the Subway

Zazie in the Underground

Zazie in der Metro

Durata: 92

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.66) - EASTMANCOLOR

Tratto da: romanzo omonimo di Raymond Queneau (Ed. Einaudi)

Produzione: NOUVELLES ÉDITIONS DE FILMS (NEF)

Distribuzione: GLOBE FILMS INTERNATIONAL - DOMOVIDEO

NOTE
- SUONO: ANDRÉ HERVÉE.

- CONSIGLIERE ARTISTICO: WILLIAM KLEIN.

- LA REVISIONE MINISTERIALE DELL'11 MARZO 2014 HA ELIMINATO IL DIVIETO DI VISIONE AI MINORI DI 16 ANNI.
CRITICA
"Il film, dal linguaggio disarticolato, è condotto con un ritmo quasi allucinante, con un velocissimo succedersi di 'gag' che, se testimoniano dell'abilità puramente tecnica del regista, rimangono confinate nello stretto ambito di un piuttosto cinico divertimento d'intellettuale." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 50, 1961)