Venerdì 13

Friday the 13th

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Il dodicesimo capitolo della saga non è un remake né un sequel. Ma il tentativo, riuscito, di dare nuovo lustro al famigerato babau

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USA 2009
Un gruppo di amici decide di mettersi sulle tracce del serial killer psicopatico Jason Vorhees nel leggendario bosco del Lago di Cristallo. Tuttavia, il gruppo ben presto scompare nel nulla e Clay, fratello di una delle ragazze disperse, decide di andare alla sua ricerca e inizia a perlustrare la foresta. Lungo il percorso, Clay si imbatte in un altro gruppo di ragazzi e ragazze che sta passando un weekend nel bosco all'insegna del divertimento. La baldoria però finisce presto, perché il malvagio killer armato di macete non tarda a fare la sua comparsa...
SCHEDA FILM

Regia: Marcus Nispel

Attori: Jared Padalecki - Clay, Danielle Panabaker - Jenna, Amanda Righetti - Whitney, Travis Van Winkle - Trent, Derek Mears - Jason Voorhees, Aaron Yoo - Chewie, Arlen Escarpeta - Lawrence, Julianna Guill - Bree, Willa Ford - Chelsea, Ryan Hansen - Nolan, Jonathan Sadowski - Wade, Ben Feldman - Richie, Nick Mennell - Mike, Ameríca Olivo - Amanda, Nana Visitor - Pamela Voorhees

Soggetto: Victor Miller - sceneggiatura del 1980, Damian Shannon, Mark Swift, Mark Wheaton

Sceneggiatura: Mark Swift, Damian Shannon

Fotografia: Daniel Pearl

Musiche: Steve Jablonsky

Montaggio: Ken Blackwell

Scenografia: Jeremy Conway

Arredamento: Randy Huke

Costumi: Marian Ceo

Effetti: Elizabeth Hitt, Jamie Reedy

Durata: 99

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM (1:2.35)

Produzione: MICHAEL BAY E BRAD FULLER PER PARAMOUNT PICTURES, NEW LINE CINEMA, PLATINUM DUNES, MTV FILMS, CRYSTAL LAKE ENTERTAINMENT

Distribuzione: UNIVERSAL

Data uscita: 2009-02-13

TRAILER
CRITICA
"Trattasi di remake del più famoso originale, che nel frattempo ha avuto una decina di rielaborazioni. Qui non c'è più la maschera da hockey." (Dario Zonta, 'L'Unità', 13 febbraio 2009)

"Prodotto da Michael Bay col gusto di raddoppiare incassi di vecchie paure, il film è identico agli altri, diretto da un resistente ai remakes, Marcus Nispel, e non produce emozioni anche perché i ragazzini, atroci, non si vede l'ora siano sgozzati, e temiamo che il finale, doppio e triplo come sempre, ci prometta un'altra puntata. I soliti panorami americani post Hopper, tipi strambi, seghe elettriche, splatter per un S. Valentino al sangue. Plastificato, finto: manierismo è parola troppo grossa." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 febbraio 2009)

"La confezione non è proprio rozza, ma la suspense vola basso, come la recitazione delle tante vittime e dei pochissimi superstiti. Le polpose attricette di contorno avranno certo modo di rifarsi. Magari anche vestite." (Massimo Bertarelli', 'Il Giornale', 13 febbraio 2009)