UNA DONNA TUTTA SOLA

AN UNMARRIED WOMAN

USA 1977
Dopo 17 anni di matrimonio, Erika viene abbandonata da Martin che si è invaghito della giovane Macha. Erika è una donna bella, giovanile, senza complessi ma istintivamente fedele alla famiglia. Le sue inseparabili amiche Sue, Elaine e Jeannette, invano tentano di rianimarla. Erika cerca appoggio dalla 16enne figlia Patty che la comprende, ma non può aiutarla. La psicologa Tanya, dopo avere tentato di sorreggere Erika, le suggerisce di ricercare amicizie maschili. La perplessa Erika prova fugaci soddisfazioni con Charlie, un donnaiolo banale ed egoista. Quando incontra Saul, un pittore londinese esuberante ma sensibile, Erika crede di aver forse trovata la soluzione e giunge anche a presentare l'amante alla figlia. Nel frattempo Martin, abbandonato da Macha, accenna a tornare. Ormai convinta di avere sbagliato nell'impostare la propria esistenza in funzione del "duetto Erika-Martin", la donna finisce per rifiutare tanto il ritorno dell'ex marito quanto gli inviti di Saul che se ne va per alcuni mesi in patria.
SCHEDA FILM

Regia: Paul Mazursky

Attori: Jill Clayburgh - Erica, Alan Bates - Saul, Michael Murphy - Martin, Cliff Gorman - Charlie, Patricia Quinn - Sue, Kelly Bishop - Elaine, Lisa Lucas - Patti, Linda Miller - Jeanette, Andrew Duncan - Bob, Daniel Seltzer - Dr. Jacob, Matthew Arkin - Phil, Penelope Russianoff - Tanya, Novella Nelson - Jean, Raymond J. Barry - Edward, Paul Mazursky - Hal, Vincent Schiavelli - Uomo Al Party

Soggetto: Paul Mazursky

Sceneggiatura: Paul Mazursky

Fotografia: Arthur J. Ornitz

Musiche: Bill Conti

Montaggio: Stuart H. Pappé

Scenografia: Pato Guzman

Costumi: Albert Wolsky

Durata: 124

Colore: C

Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: NORMALE, DELUXE

Produzione: MAZURSKY RAY PER LA 20TH CENTURY FOX

Distribuzione: FOX (1978) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

CRITICA
"Il film possiede tre aspetti che esigono giudizi diversi. Come commedia americana di costume e di psicologie, è brillante soprattutto per la vivacità dei dialoghi, la perfetta attinenza delle interpretazioni, l'acutezza delle osservazioni: nonostante qualche lungaggine, il dramma di Erika interessa dall'inizio alla fine. Anche come analisi di ambiente il film è da indicarsi come una delle opere più centrate sull'argomento, sulla figura di spicco e sul contesto dal quale la protagonista ricava con la massima naturalezza i contorni della propria personalità." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 85, 1978)