Un figlio all'improvviso

Momo

2/5
Sébastien Thiery porta al cinema la sua pièce teatrale Momo. Ma la risoluzione è sin troppo semplicistica e banale

Leggi la recensione

FRANCIA 2017
Tornando a casa, i coniugi Prioux scoprono che un certo Patrick si è trasferito nella loro abitazione. Patrick sostiene di essere loro figlio e di essere tornato per presentargli la fidanzata ma i Prioux non hanno mai avuto alcun figlio. Ma chi è davvero Patrick? Un bugiardo? Un manipolatore? I Prioux hanno dimenticato di avere un figlio?
SCHEDA FILM

Regia: Vincent Lobelle, Sébastien Thiéry

Attori: Christian Clavier - André, Catherine Frot - Laurence, Sébastien Thiéry - Patrick, Pascale Arbillot - Sarah, Hervé Pierre - Jean-François

Soggetto: Sébastien Thiéry - opera teatrale

Sceneggiatura: Sébastien Thiéry, Pascale Arbillot - collaborazione

Fotografia: Jean-Paul Agostini

Musiche: Michael Tordjman, Maxime Desprez

Montaggio: Cyril Nakache

Scenografia: Philippe Lévèque

Arredamento: Thierry Van Cappellen

Costumi: Fabienne Katany

Suono: Alain Sironval, Charles Autran

Altri titoli:

Nicht ohne Eltern

Durata: 85

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: SCOPE, DCP (1:2.39)

Tratto da: opera teatrale di Sébastien Thiery

Produzione: OLIVIER DELBOSC PER CURIOSA FILMS, IN COPRODUZIONE CON TF1 DROITS AUDIOVISUELS, TF1 FILMS PRODUCTION, VERSUS PRODUCTION, IN ASSOCIAZIONE CON À L'ORIGINE PRODUCTIONS, GABRIEL INC.

Distribuzione: CINEMA DI VALERIO DE PAOLIS (2018)

Data uscita: 2018-09-20

TRAILER
CRITICA
"C'è un'inflazione (cui corrisponde spesso una deflazione al botteghino) di quelle commedie alla francese dove sono protagonisti ancora le corna e le pochade con equivoci, sulla scia del maestro De Funès. (...) non esaltante, di maniera, dei qui pro quo, compresi i nemici vicini di casa. Attori dediti al boulevardier con Christian Clavier, specialista nei tic della piccola borghesia, qui sposato con Catherine Frot che ha al suo attivo tre exploit: 'Marguerite', 'La cuoca del presidente' e 'La voltapagine'." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 20 settembre 2018)

"(...) L'idea dell'incursione inaspettata del diverso - a dinamitare una situazione consolidata e statica - non è nuova, ma ha sempre un certo fascino; lo prova il successo della commedia di Sébastien Thiery (qui co-regista), rappresentata due anni fa a Parigi. Però scherzare con gli handicap è assai rischioso. Pur senza dosi eccessive di 'incorrectness', come la presenza di Clavier poteva far temere, la commedia abusa di gag (cfr. la scena di Prioux che guida la cieca) prevedibili e un po' goffe." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 20 settembre 2018)

"Simpatica commedia francese che si interroga sulla presunta «diversità», sul concetto di famiglia e sulla borghesia transalpina. Punto di forza è l'affiatata coppia Clavier-Frot, con carta di identità francese. Evitiamo, perciò, brutte figure con eventuale remake italiano." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 21 settembre 2018)