Ti ricordi di me?

3/5
ITALIA 2014
Il rocambolesco incontro tra Beatrice, maestra elementare affetta da narcolessia e che in seguito a grandi shock emotivi può perdere completamente la memoria, e il cleptomane Roberto, aspirante scrittore di improbabili favole. I due si conoscono per caso sotto al portone della loro psicologa, da cui entrambi sono in cura per risolvere le loro fastidiose patologie. Tuttavia, ognuno ha delle prospettive diverse per il futuro: Beatrice sta per sposarsi col suo fidanzato storico e sogna di mettere su famiglia, mentre la carriera di Roberto è ancora in alto mare a causa dell'assurdità delle sue strane fiabe. Tra colpi di sonno e furti, però, nascerà una storia d'amore fatta di scontri, malintesi, amnesie e coraggio che porterà entrambi a completarsi e a guarirsi...
SCHEDA FILM

Regia: Rolando Ravello

Attori: Ambra Angiolini - Bea, Edoardo Leo - Roberto, Paolo Calabresi - Francesco, Susy Laude - Valeria, Pia Engleberth - Dott.ssa Grimaldi, Ennio Fantastichini - Amedeo, Manuel Pischedda - Ruben

Soggetto: Massimiliano Bruno - opera teatrale

Sceneggiatura: Paolo Genovese, Edoardo Falcone, Edoardo Leo - collaborazione

Fotografia: Vittorio Omodei Zorini

Musiche: Gianluca Misiti

Montaggio: Clelio Benevento

Scenografia: Alessandro Vannucci

Costumi: Giuliana Cau

Suono: Gianluca Costamagna

Durata: 91

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Tratto da: opera teatrale omonima di Massimiliano Bruno

Produzione: MARCO BELARDI PER LOTUS PRODUCTION CON RAI CINEMA

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2014-04-03

TRAILER
NOTE
- EDOARDO LEO È STATO CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2014 COME MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA (ANCHE PER "LA MOSSA DEL PINGUINO" DI CLAUDO AMENDOLA E "SMETTO QUANDO VOGLIO" DI SYDNEY SIBILIA).
CRITICA
"Trasferendo un testo teatrale di Massimiliano Bruno, Ravello offre un'opera seconda leggera ma non superficiale in cui una narcolettica portata a perdere memoria e un cleptomane si trovano a suturare i punti delle proprie ferite sentimentali. Una coppia che sta bene insieme: Ambra Angiolini ora attrice di piglio e mai banale ed Edoardo Leo, di contagiosa verve e simpatia. E alla base curiosità di vivere e sorprese freudiane d'amore." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 aprile 2014)

"Edoardo Leo è l'uomo dell'anno del cinema italiano. Come attore ma anche come regista e sceneggiatore. Tra 'Viva l'Italia' di Massimiliano Bruno e 'Tutta colpa di Freud' di Paolo Genovese, 'La mossa del pinguino' di Claudio Amendola e 'Smetto quando voglio' di Sydney Sibilia, tra 'Buongiorno papà' da lui stesso diretto e questo 'Ti ricordi di me?' di un altro attore passato alla regia, Rolando Ravello, che sigla la sua opera seconda dopo il promettente 'Tutti contro tutti'. Romano quarantenne, Leo si è fatto strada con discrezione e raccoglie i meritati frutti. (...) Il filo esilissimo cui si appende non ne diminuisce la grazia di commedia romantica." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 3 aprile 2014)

"Una favoletta graziosa che, scritta per il teatro da Massimiliano Bruno, era andata incontro a un buon successo grazie anche ai due giovani attori che la interpretavano, Ambra Angiolini nelle vesti di Beatrice e Edoardo Leo in quelle di Roberto. Adesso Rolando Ravello che aveva esordito al cinema con quella quasi stralunata commedia che era 'Tutti contro tutti', sull'occupazione abusiva delle case, ne fa argomento per la sua opera seconda chiedendo a quegli stessi interpreti di continuare a collaborare anche con lui. Richiesta subito accolta così ritroviamo nelle stesse parti sia Ambra Angiolini sia Edoardo Leo nel pieno possesso ormai dei loro personaggi che coinvolgono senza difficoltà in quella storia d'amore su cui, nonostante le sorprese e i colpi di scena, si costruisce quasi per intero la favola. Con un'abile nota sospesa nel finale che gli impedisce in parte di essere scopertamente prevedibile. I protagonisti non li avevo visti in teatro, qui mi sembra che confermino senza nessuna riserva le belle doti con cui da tempo si sono imposti sullo schermo, Ambra Angiolini con molta classe, Edoardo Leo con una mimica furba e colorita. Un duetto che spero di poter incontrare di nuovo." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo - Roma', 3 aprile 2014)

"Rolando Ravello è un attore bravo tra cinema, teatro e televisione. Come tutti gli attori bravi ha anche una «visione» che attraversa e supera i personaggi che ha interpretato, anche quando da lui scritti. Questa visione, e tensione, lo ha portato nel giro di diversi anni a realizzare un film da regista, 'Tutti contro tutti', che nasce da uno spettacolo teatrale e da un documentario. (...) Ora Ravello, in attesa di realizzate il «suo» secondo film, quello che sta scrivendo e che crediamo proseguirà il suo percorso, ha accettato una commissione, una sceneggiatura scritta da Edoardo Falcone, alla quale ha partecipato Paolo Genovese (...), su soggetto di Massimiliano Bruno (...). Una scelta ragionevole, un mettersi alla prova su copione scritto da persone non lontane dal suo ambiente. Il risultato è un film di attori e di scrittura, una favola moderna, una storia d'amore impossibile che si trasforma in forse possibile, leggera, a tratti commovente, che non chiede niente a nessuno. (...) 'Ti ricordi me?' diventa così una metafora dell'amore che sempre ricomincia, nel bene e nel male. Bravissimo Paolo Calabresi." (Dario Zonta, 'L'Unità', 3 aprile 2014)

"Ravello firma la seconda regia dopo il discreto 'Tutti contro tutti' (2012) ma stavolta intensificando il tratto fiabesco e puntando di più sul carisma degli interpreti. Rifugio dall'umana sofferenza ancorato ad indispensabile ironia? Leggiamola così questa dichiarata 'Storia d'amore (quasi) indimenticabile' che tempo 10 minuti e sarà subito oblio, una volta usciti dalla sala." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 3 aprile 2014)

"Favola del reale per la seconda regia dell'attore Rolando Ravello dopo la commedia sulla famiglia senza tetto 'Tutti contro tutti'. Tratta dall'omonima e fortunata pièce di Massimiliano Bruno, la pellicola vuole incantare senza prendere in giro, farci innamorare senza nascondere problemi economici o patologie mentali. Immaginate 'Il favoloso mondo di Amélie' riletto da un allievo di Zavattini. Leo ed Angiolini, insieme anche a teatro, perfetti. Terza volta coppia al cinema dopo 'Ci vediamo a casa' e 'Viva l'Italia', funzionano assai perché lui è un verace principe del popolo e lei una squinternata principessa (sempre più brava), fin dai tempi di 'Non è la Rai', del nostro immaginario. Ravello ha chiesto loro una recitazione senza faccette. Più romanticismo che commedia. Meglio così." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 3 aprile 2014)

"Piacerà anche se l'idea non è nuovissima (il Verdone di 'Maledetto il giorno che t'ho incontrato' potrebbe reclamare il copyright). Però a differenza del Verdone, questa commedia scritta per il teatro da Massimiliano Bruno ha il pregio di rimanere vivacetta fino alla fine del percorso. E i protagonisti sono certamente ad hoc (Ambra Angiolini sembra nata per la parte)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 3 aprile 2014)

"Edoardo Leo è l'uomo nuovo del cinema italiano, pur con una lunga gavetta alle spalle. E', ormai, onnipresente, meritatamente, in tutte le ultime commedie di successo, raccogliendo i frutti di una carriera ricca di esperienze disparate. Attore, sceneggiatore, regista; televisione, cinema e teatro. Proprio sul palcoscenico, negli ultimi due anni, ha portato, in giro per l'Italia, 'Ti ricordi di me?', commedia che ha registrato una collezione di «tutto esaurito» e che ora convola sul grande schermo, per la regia di Rolando Ravello (che conferma tutto il buono del suo film d'esordio 'Tutti contro tutti'). Con a fianco, anche al cinema, la partner teatrale Ambra Angiolini, per consolidare una delle coppie artistiche più affiatate e azzeccate degli ultimi tempi. (...) Non è un soggetto nuovo, ma poco importa. Una favola sui sentimenti con personaggi radicati nel reale. Si può sorridere con garbo dell'emotività grazie a un film, leggiadro il giusto, che, una volta ogni tanto, non ci fa guardare con invidia ai cugini francesi, maestri del genere. Leo e l'Angiolini hanno una alchimia non comune." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 3 aprile 2014)