The Traveller

El mosafer

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Ingrato compito per Omar Sharif nel deludente "Heimat egiziano" dell'esordiente Ahmed Maher. In Concorso

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EGITTO 2009
Tre giorni cruciali nella lunga vita dell'egiziano Hassan. Tre giorni d'autunno - 1948, 1973 e 2001 - in cui, attraverso un'intensa esperienza umana, Hassan forgerà e consoliderà il suo temperamento, conoscerà l'importanza dei vincoli di sangue e allo stesso tempo il significato delle parole amore, gelosia, tradimento e paternità.
SCHEDA FILM

Regia: Ahmed Maher

Attori: Omar Sharif - Hassan, Cyrine AbdelNour - Noura e Nadia, Khaled El Nabaoui - Hassan giovane, Sherif Ramzy - Ali, Basma - Dott.ssa Rawia, Amr Waked - Fu'ad, Mohamed Shoman - Gaber

Soggetto: Ahmed Maher

Sceneggiatura: Ahmed Maher

Fotografia: Marco Onorato

Musiche: Fathy Salama

Montaggio: Tamer Ezzat, Roberto Perpignani - collaborazione

Scenografia: Onsy Abusif

Costumi: Dina Nadim

Altri titoli:

Il viaggiatore

Durata: 125

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, SCOPE (1:2.35)

Produzione: MINISTERO DELLA CULTURA EGIZIANO FONDO EGIZIANO PER LO SVILUPPO CULTURALE IN COLLABORAZIONE CON ALBERTO LUNA PER MAXUS PRODUCTION

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 66MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009).
CRITICA
" Eccezionale solo Omar Sharif (che invecchiando migliora, come i vini top class), nell'atteso 'El Mosafer' dell'egiziano Ahmed Maher. I tre giorni cruciali nella vita del suo Signor Hassan restano, in effetti, pretesti narrativi sproporzionati alla furbastra qualità dei contenuti, pressappoco la solita sinfonietta umanistica da allegare al solito manifestino anti-occidentale." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 11 settembre 2009)

"Un po' scontato il film egiziano 'El mosafer' ('Il viaggiatore') di Ahmed Maher che aggiorna la struttura fluviale dei melodrammi nazionali ad ambizioni autoriali postmoderne. Così la vita del protagonista, che nella sua età matura ha il volto di Omar Sharif, viene «riassunta» in tre giornate significative, capace di far emergere (oltre all'evidente amore per Fellini: le citazioni si sprecano) le fragilità e le debolezze dell'uomo, che sembra incapace di lottare per quello che davvero ama." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 11 settembre 2009)