The Producers - Una gaia commedia neonazista

The Producers

Da una sceneggiatura (e un film) di Mel Brooks un musical ricco di fascino e suggestioni. Con una strepitosa Uma Thurman

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USA 2005
A Broadway, Max Bialystock è un ex-produttore teatrale di successo caduto da tempo in disgrazia. Un giorno riceve la visita di Leo Bloom, un timido ragioniere che deve riempire i libri contabili e che gli fa notare come una persona disonesta, messa nel contesto giusto, potrebbe guadagnare più soldi producendo un flop che non un grande successo. Immediatamente Bialystock comprende che l'idea potrebbe essere giusta e cerca di convincere Bloom a studiare un piano per mettere in scena uno spettacolo dall'insuccesso assicurato e poi fuggire con i soldi stanziati dagli ignari investitori. Bloom, inizialmente riluttante, quando capisce che l'occasione è ghiotta per migliorare il suo stile di vita, decide di accettare. La scelta cade sul copione "La primavera di Hitler" scritto da Franz Liebken, un criminale nazista riparato negli Stati Uniti. Scritturano poi lo stravagante regista Roger DeBris, completamente privo di talento, e Ulla, una bomba sexy svedese dal cognome pieno di consonanti, che oltre a far parte del corpo di ballo, viene impiegata come segretaria centralinista. Il ruolo del protagonista viene assegnato allo stesso Liebken che però si infortuna poco prima di andare in scena e viene così sostituito da DeBris. Alla prima, lo spettacolo invece di essere un flop riscuote un successo sensazionale che mette in crisi i soci in affari...
SCHEDA FILM

Regia: Susan Stroman

Attori: Nathan Lane - Max Bialystock, Matthew Broderick - Leo Bloom, Uma Thurman - Ulla, Will Ferrell - Franz Liebkind, Gary Beach - Roger De Bris, Roger Bart - Carmen Ghia, Jon Lovitz - Sig. Marks, Debra Monk - Vecchietta finanziatrice, Andrea Martin - Vecchietta finanziatrice, Jason Antoon - Jason Green, John Barrowman - Primo tenore incursore, Robert Bartley - Incursore, James Biberi - Guardia carceraria, Randy Blair - Giornalista, Fred Applegate - Sergente O'Toole, Mel Brooks - Hilda il piccione / Tom il gatto (voci, Robert Bizik, Jim Borstelmann - Donald Dinsmore, David Brown, Teddy Coluca, Jennifer Lee Crowl, Scott Davidson, Colleen Dunn, Kathy Fitzgerald - Shirley Markowitz, Gary Franco, Steve Geary, Ethan B. Goldman, Mary Ann Hannon, Mike Jackson, Rhonda Kaufman, Sebastian Lacause, Mark Ledbetter, Kevin Ligon, Rich Lounello, Pete Macnamara, Daniel Mastrogiorgio, Riley G. Matthews Jr. - Bailiff, Dolores McDougal, Cody Melton, Stephanie Michels, Brad Oscar, Chris Michael Peterson, Jerry Richardson - Agente O'Reilly, Al D. Rodriguez, Jai Rodriguez - Sabu, Brian Rogalski, Joe Rosario, Luke Rosen, Roland Rusinek - Jack Lapidus, Matt Semino, Jimmy Smagula, Jeremy J. Sullivan, Stewart Summers, Sonny Vellozzi, Victor Yerrid, Dianne Zaremba, Karen Ziemba

Soggetto: Mel Brooks

Sceneggiatura: Mel Brooks, Thomas Meehan

Fotografia: John Bailey, Charles Minsky

Musiche: Mel Brooks

Montaggio: Steven Weisberg

Scenografia: Mark Friedberg

Costumi: William Ivey Long

Effetti: Andrew Mortelliti

Altri titoli:

The Producers: The Movie Musical

Durata: 135

Colore: C

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Tratto da: sceneggiatura di Mel Brooks (1968) e musical "The Producers, the New Mel Brooks Musical" (2001) di Mel Brooks e Thomas Meehan

Produzione: MEL BROOKS E JONATHAN SANGER

Distribuzione: SONY PICTURES RELEASING ITALIA (2006)

Data uscita: 2006-03-17

NOTE
- REMAKE DI "PER FAVORE NON TOCCATE LE VECCHIETTE" (THE PRODUCERS) DEL 1968.

- COREOGRAFIE: SUSAN STROMAN.

- L'AVVOCATO DI MAX BIALYSTOCK E' INTERPRETATO DA THOMAS MEEHAN, AUTORE DEL MUSICAL, CHE HA ISPIRATO IL FILM, E SCENEGGIATORE.
CRITICA
"Non aspettate invenzioni cinematografiche né grandi soluzioni di linguaggio dalla commedia musicale 'The Producers', adattamento di un galattico successo del 2001 tuttora rappresentato a Broadway; però si ride, e tanto, perché il soggetto immaginato dall'ineffabile Mel Brooks tocca momenti di rara comicità () Tutto disseminato di numeri musicali, 'The Producers' tocca l'apogeo con la messa in scena dell'assurdo spettacolo, capolavoro assoluto di bruttezza e cattivo gusto. Chi è in astinenza di comicità farà bene a non privarsi dell'occasione." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 17 marzo 2006)

"Alquanto sgangherato, a tratti esilarante, decisamente scorretto. In principio c'erano Mel Brooks e il film dal titolo italiano 'Per favore non toccate le vecchiette'; poi è arrivato il musical gratificato da un successo strepitoso a Broadway; infine ecco il remake cinematografico, con gli stessi, ottimi protagonisti del palcoscenico più un'indiavolata Uma Thurman e la coreografa Susan Stroman promossa a regista: 'The Producers' è un film che non conta su un pubblico di riferimento e ha uguali probabilità di disgustare o estasiare (magari al tempo stesso). (...) Si passa, per capirci meglio, da Lubitsch a Bombolo, da Woody Allen a Iacchetti senza soluzione di continuità e alla fine non sai se applaudire l'estremismo kitsch o deplorare lo stile usa-e-getta." (Valerio Caprara, 'Il Mattino, 25 marzo 2006)


"Un film che forma con 'Il dittatore' di Chaplin e 'Vogliamo vivere!' di Lubitsch un'ideale trilogia sul nazismo in chiave di comicità. (...) Imperniato su una trovata da fare invidia a Bernard Shaw, il paradosso di Mel Brooks gioca sull' inconoscibilità che avvolge il destino di ogni evento umano. Non si sa mai come andrà lo spettacolo: il che, allargato a un significato generale, diventa una metafora del mistero tra vita e morte. L'ininterrotto carosello di risate di 'The Producers' si aggancia insomma a due motivi molto seri, il primo storico-politico, il secondo stoico-esistenziale. Il tutto servito con un contorno di versicoli folgoranti, motivetti orecchiabili, dialoghi frenetici, pantomime e balletti. Vorrei concludere con una modesta proposta alla Sony, distributrice del film. Perché non organizzare a Milano una matinée gratuita per i partecipanti alla gaia sfilata neonazista (definita da Berlusconi 'la civile riunione di un nostro alleato') svoltasi sabato 11 marzo nelle vie della metropoli? Sono certo che smaltite le perplessità i torvi guerriglieri della svastica nel buio della sala spianeranno le grinte al riso. E risanati grazie all' indovinata terapia, all' uscita tralasceranno di ritirare al guardaroba il loro arsenale di gagliardetti e spranghe. Avendo capito, grazie all' ebreo newyorkese Melvin Kaminsky (vero nome di Brooks all' anagrafe) che lungi dal rimpiangere i feticci nazifascisti del ' 900 bisogna abituarsi a deriderli." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 17 marzo 2006)