The peacekeeper - Il pacificatore

The Peacekeeper

CANADA 1997
Frank Cross, maggiore dell'esercito americano, riceve l'incarico di sorvegliare, anche a costo della vita, la valigetta del Presidente degli Stati Uniti dove sono contenuti il codice e i bottoni che controllano il lancio dei missili nucleari. C'è però in agguato un gruppo di mercenari, guidati dall'ex-marine Douglas Murphy, che decide di impossessarsi della valigetta per poi ricattare il Presidente con la minaccia di un disastro nucleare. Il bersaglio scelto è Washington, contro cui viene indirizzato un missile. Contro il maggiore Cross si scatena allora una vera e propria caccia senza esclusione di colpi. Alla fine entra in campo in prima persona il Presidente, che cerca di far recedere Douglas dal folle proposito. Ma Cross mette in atto un intervento che si rivela quello decisivo. Colpito durante un conflitto a fuoco, l'ex-marine ora terrorista muore, Cross si impossessa della valigetta e all'ultimo momento sventa la minaccia su Washington. Ma, passato il pericolo, pensa di non consegnare più la valigetta al Presidente, per evitare ulteriori rischi nucleari.
SCHEDA FILM

Regia: Frédéric Forestier

Attori: Dolph Lundgren - Frank Cross, Michael Sarrazin - Douglas Murphy, Montel Williams - Ten.col. Northrop, Roy Scheider - Presidente degli Stati Uniti, Christopher Heyerdahl - Hettinger, Allen Altam - Mc Garry, Martin Neufeld - Decker, Monika Schnarre - Jane, Tim Post - Nelson, Carl Alacchi - Holbrook, Chip Chuipka - Davis, Roc Lafortune - Abbott, Vlasta Vrana - Generale Douglas

Soggetto: James H. Stewart, Robert Geoffrion

Sceneggiatura: James H. Stewart, Robert Geoffrion

Fotografia: John Berrie

Musiche: François Forestier

Montaggio: Yves Langlois

Scenografia: John Meighen

Effetti: Hybride Technologies, Productions de L'Intrigue

Durata: 98

Colore: C

Genere: AZIONE

Produzione: FILMLINE INTERNATIONAL INC., MILLENNIUM FILMS, NU IMAGE FILMS, PHOENICIAN FILMS

Distribuzione: LION PICTURES - RCS FILMS & TV

NOTE
- REVISIONE MINISTERO LUGLIO 1997
CRITICA
"Si tratta di un film avventuroso, riciclato sull'esempio di altri centinaia dello stesso genere. Un gruppo di terroristi, un rischio gravissimo per il Paese, la salvezza che arriva quando tutto sembra perduto: racconto quanto mai prevedibile con l'aggiunta di una generica e superficiale denuncia del terrorismo nucleare. Anche gli aspetti spettacolari rimangono sottotono, e i soliti effetti speciali producono solo qualche crudezza di troppo." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 125, 1998)