The Lesson - Scuola di vita

Urok

3/5
La via crucis di un’insegnante bulgara. Lezione durissima, che deve molto al cinema dei Dardenne

Leggi la recensione

BULGARIA 2014
Nadia è una professoressa di inglese, ma prima che la lingua e la letteratura, ai suoi studenti vorrebbe insegnare l'onestà e il rigore morale. E così, quando uno di loro viene derubato, Nadia non ammette che l'azione resti impunita ed esige che il colpevole salti fuori. La scoperta di uno sfratto imminente, però, la forzerà a cambiare prospettiva e, messa alle strette, si scoprirà disposta a tutto pur di ottenere i soldi di cui ha bisogno. Per rendersi così conto che il confine tra il giusto e l'ingiusto è meno netto di quanto si possa credere.
SCHEDA FILM

Regia: Kristina Grozeva, Petar Valchanov

Attori: Margita Gosheva - Nadia, Ivan Burnev - Mladen, marito di Nadia, Ivanka Bratoeva, Ivan Savov, Deya Todorova, Stefan Denolyubov

Sceneggiatura: Kristina Grozeva, Petar Valchanov

Fotografia: Krum Rodriguez

Montaggio: Petar Valchanov

Scenografia: Vanina Geleva

Altri titoli:

The Lesson

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: DCP/HD

Produzione: ABRAXAS FILM, IN COPRODUZIONE CON LITTLE WING, SCREENING EMOTIONS, GRAAL FILMS

Distribuzione: I WONDER PICTURES/UNIPOL BIOGRAFILM COLLECTION (2016)

Data uscita: 2016-03-17

TRAILER
CRITICA
"(...) angosciante è (...) 'The Lesson - Scuola di vita' dei bulgari Kristina Grozeva e Peter Valchanov (...) che guardando al cinema dei fratelli Dardenne (soprattutto al loro 'Rosetta'), senza dimenticare la lezione di Bresson, raccontano con stile semidocumentaristico il disagio sociale del proprio paese attraverso la storia di una sventurata insegnante (...). Asciutto, amarissimo, aderente alla realtà, essenziale anche grazie alla superba interpretazione dell'attrice teatrale Margita Gosheva capace di mostrarci il suo tormentato mondo interiore e lo sgretolarsi del labile confine tra giusto e ingiusto, il film che ricorre anche ad attor i non professionisti e rinuncia a ogni commento musicale, mette in scena la lotta di una donna contro il suo stesso senso morale e costituisce, come hanno annunciato i due pluripremiati registi, il primo capitolo di una trilogia sul tema della silenziosa ribellione delle persone semplici, che combattono la logica mercantile, crudele e cinica del mondo in cui viviamo." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 16 marzo 2016)

"Il modello è chiaramente il cinema dei Dardenne. Il risultato è perfino superiore, perché della Bulgaria di oggi sappiamo meno di niente e poi qui non c'è la diva Marion Cotillard a far vedere quanto è brava anche struccata, ma un'ignota e prodigiosa attrice bulgara che non cambia (quasi) faccia per tutto il film anche se affronta prove che stenderebbero un toro. (...) il film riesce ogni volta a sorprenderci grazie a uno stile impassibile e sorvegliatissimo che uccide pathos e suspense, effetti facili, ma prende alla gola. E intanto cattura in dettagli colti al volo un paese ancora rurale, arcaico e moderno insieme (molti personaggi sono interpretati da non attori coinvolti sul posto). (...) La protagonista è sempre seria, calma, concentrata, non alza la voce, non si agita, non perde il controllo, non si perde d'animo, non perde tempo. E il film è proprio come lei: esige la nostra attenzione senza implorarla o estorcerla a forza di scelte ruffiane (o punitive 'da festival'), dunque ci tiene col fiato sospeso fino alla fine. Anche passando attraverso una serie di piccole scene magistrali che illuminano tutto un mondo. Se Grozeva e Valchanov non vengono emarginati dalla geopolitica, o non si svendono andando a girare chissà dove, ne sentiremo riparlare. Intanto non perdete 'The Lesson'." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 17 marzo 2016)

"Notiziona: esce in Italia un film bulgaro (la Grecia è solo partner economico) che tra 2014 e 2015, dopo la prima a Toronto, ha girato per una trentina di festival internazionali vincendo una caterva di premi. Merita un'occhiata. (...) Efficace apologo su una società postsocialista che scopre le 'gioie' del capitalismo." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 17 marzo 2016)

"Arriva dalla Bulgaria la più bella sorpresa della settimana. (...) Un film secco e conciso, che emoziona e commuove, con un'eccellente protagonista." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 17 marzo 2016)

"Un film bulgaro che arriva sugli scherni italiani è un evento eccezionale. Raggiunge il difficile traguardo «The Lesson - Scuola di vita», opera prima di Kristina Grozeva e Petar Valchanov. Una pellicola con alle spalle un invidiabile percorso di festival e riconoscimenti (...). I due registi pedinano la protagonista (la brava Margita Gosheva), la seguono da vicino nei suoi spostamenti, ne osservano il rapporto con la classe e registrano i suoi cambiamenti e turbamenti. Tutto si svolge in pochi, frenetici, giorni; una donna sola di fronte a un dilemma morale imprevisto: ciò che credeva di essere e ciò che si ritrova, senza apparenti alternative, a fare. La consapevolezza di tradire i propri ideali non fa che aggravarne la situazione; la scuola di vita è per gli studenti e, anche e soprattutto, per l'insegnante. «The Lesson» è pure un ritratto di una solitudine, di una caduta agli inferi, accentuata dall'ambientazione in un panorama desolato e in luoghi anonimi che paiono senza speranza. Non si può che stare con Nadia, sostenerla nella sua difesa della correttezza e poi sentirsi affondare con lei, risucchiati da sabbie mobili che fanno sprofondare chi è troppo solo per reggere. I due registi esordienti superano brillantemente la prova, non semplificano, non giudicano, semplicemente accompagnano la protagonista nel suo peregrinare faticoso e regalano una storia emblematica e universale da un paese che conosciamo troppo poco." (Nicola Falcinella, 'L'Eco di Bergamo', 17 marzo 2016)