TEMPO D'AMARSI

ITALIA 1954
Un operaio vedovo, che vive coi suoi cinque figlioli in un piccolo paese della Calabria, muore in seguito ad un disgraziato incidente sul lavoro. I cinque figli orfani vengono a trovarsi nella più squallida miseria: la sorella maggiore, Rosa, una ragazza di diciott'anni, promessa ad un giovane muratore, Peppe Jemma, cerca di farsi liquidare dal funzionario comunale competente un sussidio, che le spetta; ma deve rinunciarvi di fronte al contegno dell'impiegato, che tenta di indurla alla sue voglie. Ella si lagna della sua triste condizione col fidanzato che cerca di confortarla: il fratellino Gianni, un ragazzo undicenne, avendo ascoltato il loro colloquio, decide di scappar di casa per recarsi alla marina, dove spera di trovare lavoro in una fabbrica. Per rintracciare il fratellino, del quale ha accertato con sgomento la sparizione, Rosa parte col fidanzato in bicicletta. I due passano la notte fuori di casa in uno stabilimento balneare disabitato: l'alba li coglie in riva al mare, dove si trova, a loro insaputa, anche Gianni, che vedendoli da lontano scappa. Durante il lungo cammino Gianni ha avuto varie avventure ed ora si dirige verso il paese e giunge finalmente alla fabbrica. Rosa e Peppe lo raggiungono mentre ne esce: il piccolo ha in mano una banconota, donatagli da alcuni operai. Rosa e Peppe cercano d'indurlo a tornare, ma egli da prima si rifiuta. Peppe è angustiato, perché essendosi presa arbitrariamente una vacanza, teme d'essere licenziato: egli si mette intanto a riparare una gomma della bicicletta. A poco a poco Gianni s'avvicina e lo aiuta; poi partono tutti e tre. Vicina al fratellino ritrovato e a colui che sarà suo marito, Rosa si sente felice.
SCHEDA FILM

Regia: Elio Ruffo

Attori: Sandro Moretti - Peppe, Loretta Capitoli - Rosa, Ciccio Pella - Gianni, Myriam Nicole, Mario La Cava, Angelo Stranges, Pippo Carpentieri

Soggetto: Elio Ruffo

Sceneggiatura: Elio Ruffo

Fotografia: Adriano Bernacchi

Genere: DRAMMATICO

Produzione: RUFFO PRODUZIONI

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Pur essendo esile, nel racconto di una storia d'amore sullo sfondo di una società osservata con fine senso critico (...) il film, concepito, diretto e prodotto da un giovane alle prime armi, testimonia di un chiaro e originale senso cinematografico (...)". (G. Rondolino, "Catalogo Bolaffi del Cinema Italiano 1945/1955").