spazi (des)aparecidos

Argentina. 1976. Scantinati, soffitte e stanze di scuole militari, ospedali, commissariati, prefetture, edifici comuni. Luoghi che, all'epoca del terrorismo di Stato, venivano utilizzati come Centri Clandestini di Detenzione, ossia campi di concentramento e sterminio in cui veniva sequestrata, torturata e fatta scomparire ogni persona che, organizzata socio-politicamente, lottava per una società più giusta.
Argentina. 2007. Spazi vuoti, sia in senso materiale sia privi di un'apparente identità e significato, che vogliono diventare prova viva per la costruzione della Memoria e della Storia, dove i valori sociali che promuovevano i 30.000 desaparecidos, e quella energica generazione di cui facevano parte, siano recuperati e portati avanti.

Frutto di interviste e riprese girate a Buenos Aires tra la seconda metà di febbraio e il marzo 2007, "spazi (des)aparecidos" è un lavoro di documentazione fotografica, video e di raccolta di storie orali voluta dall'associazione dei figli dei desaparecidos H.I.J.O.S. Regional Capital e realizzata assieme alle organizzazioni Progetto Sur e FotografiSenzaFrontiere; una documentazione volta a mostrare gli spazi fisici così come i temi principali, le questioni e il dibattito inerenti il recupero, in atto da pochi anni, di questi ex-Centri Clandestini di Detenzione, che si vogliono rendere Spazi per la Memoria e strumenti per il raggiungimento della Verità e della Giustizia per i tragici fatti di cui questi spazi sono concreta testimonianza.