Siluro rosso - La straordinaria storia di Rubén Gallego

ITALIA 2006
Rubén Gallego, unico sopravvissuto di due gemelli, soffre sin dalla nascita di una grave forma di paralisi che lo costringe a servirsi della sedia a rotelle. A sua madre, figlia di un dirigente del partito comunista spagnolo trasferitosi in Unione Sovietica, dicono che entrambi i bambini sono morti durante il parto. Così Rubén cresce senza l'affetto di sua madre, in un orfanotrofio dove, a causa delle sue condizioni di salute, diviene oggetto delle angherie degli altri bambini che lo prendono di mira perché diverso. Rubén ha come unica arma una forte determinazione che gli permette di superare la solitudine, la sua vivida immaginazione ed un'intelligenza fuori dal comune, che nutre con la lettura e la scrittura. Gallego racconta al regista Red Torpedo la sua storia quando ormai è diventato uno scrittore di successo internazionale con il suo romanzo autobiografico "Bianco su nero" in cui racconta le proprie vicende private intrecciandole con la storia del suo paese attraverso immagini di repertorio, di fiction, di film.
SCHEDA FILM

Regia: Mara Chiaretti

Attori: Ruben Gallego - Se stesso, Anna Yurenen Gallego - Se stessa, Ruggero Petrelli, Aurora Gallego

Sceneggiatura: Mara Chiaretti, Sara Chiaretti

Fotografia: Simone Pierini

Musiche: Francis Kuipers

Montaggio: Desideria Rayner

Altri titoli:

Red Torpedo

Durata: 52

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DIGIBETA

Produzione: BIM DISTRIBUZIONE, OTTOBRE PRODUZIONI

NOTE
- PRESENTATO ALLA I^ EDIZIONE DI 'CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA' (2006) NELLA SEZIONE 'EXTRA'.
CRITICA
Dalle note di regia: "I protagonisti dei miei docu-film rispondono quasi tutti a queste prerogative : essersi trovati ad affrontare situazioni estreme di difficoltà e di disagio nella loro esistenza ed essere al tempo stesso divenuti miracolosi esempi di coraggio e di vitalità. Mentre parlavo a lungo con Rubèn Gallego, quando ho girato, seguendo i suoi spostamenti, l'intervista, le immagini o le associazioni che producevano in me le sue parole erano sempre in contrapposizione: la felicità di un corpo perfetto suggerita dai racconti terribili sull'handicap, la pienezza dell'amore in presenza delle più crudeli privazioni, la stolidità dei visi dei potenti avvicinata all'intelligenza di un ragazzo disabile."