Sarah e Saleem - Là dove nulla è possibile

The Reports on Sarah and Saleem

3/5
Film toccante che racconta l’adulterio politico e sociale, da un lato all’altro di Gerusalemme

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GERMANIA 2018
La passione segreta tra gli adulteri Sarah, proprietaria di un caffè ebraico, e Saleem, fattorino arabo, avrà delle conseguenze ben più importanti della crisi dei loro matrimoni, in una Gerusalemme in cui anche una storia privata tra due persone scatena conseguenze politiche e sociali di portata inimmaginabile.
SCHEDA FILM

Regia: Muayad Alayan

Attori: Maisa Abd Elhadi - Bisan, Mohammad Eid - Mahmood, Kamel El Basha - Abu Ibrahim, Ishai Golan - David, Rebecca Esmeralda Telhami - Ronit, Bashar Hassuneh - Ragazzo di Ronit, Adeeb Safadi - Saleem, Sivane Kretchner - Sarah

Soggetto: Rami Alayan

Sceneggiatura: Rami Alayan

Fotografia: Sebastian Bock

Musiche: Frank Gelat, Charlie Rishmawi, Tarek Abu Salameh

Montaggio: Sameer Qumsiyeh

Scenografia: Bashar Hassuneh

Costumi: Hamada Atallah

Effetti: Stefan Beekhuijzen

Suono: Costas Fylaktidis - mixer

Durata: 127

Colore: C

Genere: THRILLER DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: (1:2.35), ARRI ALEXA MINI, CANON K35 LENSES, ARRIRAW

Produzione: MUAYAD ALAYAN, RAMI MUSA ALAYAN PER KEYFILM

Distribuzione: SATINE FILM DISTRIBUZIONE (2019)

Data uscita: 2019-04-24

TRAILER
CRITICA
"(...) 'The Reports on Sarah and Saleem', il titolo internazionale del secondo film del regista palestinese Muhayad Alayan - in italiano divenuto 'Sarah & Saleem - Là dove nulla è possibile' - restituisce con precisione cosa significa qualsiasi gesto, anche personalissimo come appunto avere un amante, nella realtà di un paese, quale Israele quando si tocca il muro sempre più netto e violento della separazione. Si può essere solo eroi anche senza volerlo, anche per caso, o forse persino di più. (...) Quello che si presenta come un paradosso narrativo, il cui facile esito potrebbe essere la contrapposizione tra «buoni» e «cattivi», viene tenuto dal regista con fermezza, a cominciare dalla costruzione dei personaggi che prendono il proprio spazio nell'inquadratura - e nella narrazione - senza divenire simboli di qualcos'altro." (C.PI., 'il Manifesto', 25 aprile 2019)

"Nell'intrigo paradossale che trasforma una relazione di sesso senza pensieri in un caso politico pieno di implicazioni drammatiche, il bandolo della matassa, alla fine, è solo nelle mani delle donne. (...) Ancora una volta, nell' avventura palpitante di 'Sarah & Saleem - Là dove nulla è possibile', regia di Muayad Alayan, dall'universo femminile arrivano segnali convincenti per un futuro di pace che i maschi non sanno né immaginare, né progettare." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 25 aprile 2019)