ROMANZO A PASSO DI DANZA

ITALIA 1943
Una ragazza che si sente portata per la danza abbandona la propria casa e fugge in città dove spera di avere successo. Ma rimane assai delusa e se non fosse un vecchio maestro di ballo che ha compassione di lei e la ospita nella sua casa si troverebbe sul lastrico. Il professore sottopone la sua allieva ad una severa disciplina e dopo alcuni mesi, anche per un insieme di circostanze fortunate, ella debutta con successo. La ragazza si invaghisce di un suo maturo compagno d'arte ma quando questi viene a sapere di essere suo padre ripara al fallo commesso in gioventù riconducendola a casa e riunendosi con la donna che aveva abbandonato.
SCHEDA FILM

Regia: Giancarlo Cappelli

Attori: Stella Le Bert - Stella, Roberto Rey - Mogador, Il Cantante, Marta Flores - Angela, Annibale Betrone - Luigi Ranzotti, Elvira Betrone - Zia Sofia, Domenico Viglione Borghese - Zio Gaetano, Enrico Effernelli - Carletto, Giacomo Moschini - Raul, Lily Vincenti - Lula, Pepita Fornes - Madame Cleo, Francisco Martinez Soria - Guzi L'Illusionista, Valeriano Ruiz Peres - Portiere Del Teatro, Maria Gar - Cameriera

Soggetto: Cesare Zavattini, Steno

Sceneggiatura: Steno , Guglielmo Santangelo, Giancarlo Cappelli

Fotografia: Enzo Serafin

Musiche: Giovanni D'Anzi

Montaggio: Giancarlo Cappelli

Scenografia: Gastone Medin

Altri titoli:

PIRUETAS JUVENILES

Durata: 78

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO MUSICALE

Produzione: C.M. ORIGO PER PERSEO FILMS

Distribuzione: ATES (1946)

NOTE
CANZONI DI MICHELE GALDIERI, GIOVANNI D'ANZI E DE TORRES.
FILM GIRATO IN DOPPIA VERSIONE ITALO-SPAGNOLA, IL TITOLO SPAGNOLO E' "PIRUETAS JUVENILES" , E' DIRETTO ANCHE DA SALVIO VALENTI. CARLOS SENTIS HA COLLABORATO ALLA SCENEGGIATURA, F.COSTA SOLAS ALLA FOTOGRAFIA, JOSE' SALVADOR PER LA SCENOGRAFIA. MUSICHE DI AUGUSTO ALGUERO E AMADEO VIVES.
TUTTI GLI ATTORI SONO DOPPIATI: ROBERTO REY DA EMILIO CIGOLI, MARTA FLORES DA RENATA MARINI, ANNIBALE BETRONE DA OLINTO CRISTINA.
CRITICA
"[...] Il film appartiene alla categoria dei lavori estivi, facile e innocuo e soffuso di motivetti di D'Anzi. Stella La Bert s'impegna a fare l'ingenua, ma il pubblico non le crede, Roberto Rey fa del suo meglio ma non convince nemmeno nei punti melodrammatici. Tecnicamente il film si avvale dei soliti luoghi comuni, delle solite situazioni e dei soliti ripieghi. Anche perchè la vicenda vecchia del genere non poteva offrire di più". (Vice, "Il Messaggero", 21/7/1946).