ROGER DODGER

USA 2002
Roger, un quarantenne che lavora come copywriter, si considera un maestro nell'arte della seduzione e vuole insegnare al nipote adolescente, Nick, timido e impacciato, il suo modo di comportarsi con le donne. Ma durante una nottata passata insieme a Manhattan sarà il nipote ad insegnare allo zio a rispettare le donne.
SCHEDA FILM

Regia: Dylan Kidd

Attori: Campbell Scott - Roger, Jesse Eisenberg - Nick, Isabella Rossellini - Joyce, Elizabeth Berkley - Andrea, Jennifer Beals - Sophie, Mina Badie - Donna, Chris Stack - Chris, Ben Shenkman - Donovan

Soggetto: Dylan Kidd

Sceneggiatura: Dylan Kidd

Fotografia: Joaquín Baca-Asay

Musiche: Craig Wedren

Montaggio: Andy Keir

Scenografia: Stephen Beatrice

Costumi: Lisa Marzolf, Amy Westcott

Durata: 104

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Produzione: HOLEDIGGER FILMS INC., ROGER DODGER LLC

Distribuzione: LADY FILM

Data uscita: 2003-08-29

NOTE
PREMIATO ALLA PRIMA EDIZIONE DEL TRIBECA FILM FESTIVAL DI NEW YORK E PRESENTATO ALLA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA DI VENEZIA 2002 - HA VINTO IL PREMIO FIPRESCI E IL LUIGI DE LAURENTIIS OPERA PRIMA EX-AEQUO CON "DUE AMICI".
CRITICA
"Presentato l'anno scorso alla Settimana della Critica di Venezia, Roger Dodger è un buon esordio, al confine tra commedia (a volte tinta di nero) e romanzo di formazione. (...) Interessante l'uso della macchina da presa, che mette in scena uno sguardo un po' estraneo, come sbirciato tenendo le distanze tra osservatore e osservato". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 30 agosto 2003)

"Premiato a Venezia lo scorso anno con il Leone d'oro del futuro, 'Roger Dodger' mostra come sia possibile realizzare un film con pochi soldi, evitando le secche del minimalismo, e incantare la platea con più di un'ora e mezzo di affabulazioni intelligenti, grondanti un sano cinismo". (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 5 settembre 2003)

"Dialoghi brillanti, camera a mano semi nascosta ed elusiva, 'Roger Dodger' di Dylan Kidd, è una commedia sofisticata che scorre come un fiume in piena anche se è troppo facile e immediato capire dove il regista andrà a parare. Indovinate chi avrà una lezione tra Roger e il nipote? L'adolescente Nerd è troppo sensibile e romantico per essere vero. Scott, invece, è assolutamente credibile. Opera prima premiata a Venezia nel 2002 anche se era già stata scoperta e incensata in Usa dal Tribeca Film Festival di De Niro. Il finale è così conciliante da sfiorare la ruffianeria. Ma Kidd va tenuto d'occhio". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 29 agosto 2003)