Revanche - Ti ucciderò

Revanche

2/5
Ovvia redenzione e furbizia d'essai: l'Austria infelix di Götz Spielmann non trova la "rivincita"

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AUSTRIA 2008
Austria. Alex vive nei dintorni di Vienna e lavora per Konecny, tenutario di un bordello. Deciso a cambiar vita e a portare con sé Tamara, una prostituta ucraina con cui ha una relazione di nascosto da Konecny, Alex organizza una rapina per racimolare i soldi necessari. Il colpo non presenta ostacoli ma al momento della fuga interviene un poliziotto, Robert, e le cose si mettono al peggio. Rimasto solo, Alex trova rifugio presso la fattoria di suo nonno, ma la disperazione per i recenti avvenimenti e l'odio per Robert crescono sempre più con il passare del tempo. Finché, un giorno, Alex incontra Susan, la moglie di Robert...
SCHEDA FILM

Regia: Götz Spielmann

Attori: Johannes Krisch - Alex, Irina Potapenko - Tamara, Andreas Lust - Robert, Ursula Strauss - Susanne, Hannes Thanheiser - Nonno Hausner, Hanno Pöschl - Konecny, Toni Slama - Cliente di Tamara, Magdalena Kropiunig - Prostituta, Elisabetha Pejcinoska - Prostituta, Aniko Bärkanyi - Prostituta, Annamaria Haytö - Prostituta, Nicoletta Prokes - Prostituta, Rainer Gradischnig - Harry, Aleksander Reljic-Bohigas - Proprietario del 'Cinderella', Michael-Joachim Heiss, Günther Laha, Haris Bilajbegovic

Sceneggiatura: Götz Spielmann

Fotografia: Martin Gschlacht

Montaggio: Karina Ressler

Scenografia: Maria Gruber

Costumi: Monika Buttinger

Durata: 121

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: ARRIFLEX, 35 MM (1:1.85)

Produzione: PRISMA FILM, SPIELMANNFILM

Distribuzione: FANDANGO (2010)

Data uscita: 2010-03-05

NOTE
- PRODOTTO CON IL SUPPORTO DELL'ISTITUTO CINEMATOGRAFICO AUSTRIACO, FONDO VIENNESE PER L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA, ORF/CORPORAZIONE AUSTRIACA PER LA RADIODIFFUSIONE/ORF (FILM)
REGIONE DELLA BASSA AUSTRIA.

- PREMIO C.I.C.A.E. AL 58MO FESTIVAL DI BERLINO (2008) NELLA SEZIONE 'PANORAMA SPECIAL'.

- CANDIDATO ALL'OSCAR 2009 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
CRITICA
"Un goffo rapinatore è migliore di un poliziotto buon tiratore e sterilmente coniugato? E' l'interrogativo retorico che regge 'Revanche' (rivalsa) di Goetz Spielmann. Il cinema austriaco continua così a demolire i principi borghesi con un astio pari solo a quello del cinema danese e di certo cinema australiano. Il film di Spielmann arriva da noi con tre anni di ritardo, perché ora è 'nominato' agli Oscar. E il merito è della tesi implicita in quell'interrogativo retorico. Spesso nuda, Irina Potapenko giustifica il biglietto, ma non le due ore: una bastava." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale' 5 marzo 2010)

"Dolore, rabbia, angoscia, disperazione, incredulità e desiderio di vendetta si impossessano dello schermo mentre l'azione si fa sempre più rarefatta. L'esterno diventa quasi immobile, mentre l'interno degli animi viene agitato dalle tempeste. Per quanto Spielmann che per questo film ha ricevuto decine di riconoscimenti, tra cui la candidatura all'Oscar come miglior film straniero dichiari che il suo 'Revanche' è un film guidato dalle emozioni e dalla ricerca implicita di risposte esistenziali, l'impressione generale è che nella fase di scrittura sia stato creato un perfetto congegno a orologeria dove ognuno fa la sua parte guidato dall'invisibile burattinaio-autore che costruisce il suo percorso fino a vedere il cerchio chiudersi senza lasciare traccia dietro di sé. Come quel sasso gettato nello stagno sui titoli di testa e i cui riverberi nell'acqua vengono spazzati via da un'improvvisa folata di vento. Tutto lì il senso da cercare, in un gesto, nelle sue conseguenze e poi nella cancellazione del tutto. Come le nostre vite. Studiato a tavolino o meno, 'Revanche' non è un film facile, ma molto intenso. Forse più furbo di quanto voglia far credere, tende per fili sottili e profondi di empatia tra lo spettatore e l'universalità dei destini narrati. C'è anche molta Austria, molta nordica incomunicabilità, molto confronto tra un presente urbanizzato e un passato regolato dalla natura. Tante cose per un solo film. Davvero ben pensato." (Roberta Ronconi, 'Liberazione' 5 marzo 2010)

"Il film esce dal binario del canonico e noiosetto noir della prima parte e diventa uno studio psicologico con diversi centri: Alex l'austero nonno Hausner (grande Hannes Thanheiser) e i vicini dell'anziano signore, Susan (Ursula Strauss) e Robert (Andreas Lust), un poliziotto che forse ha già incrociato Alex. Candidato austriaco all'Oscar come miglior film straniero 2009, il film di Götz Spielmann è sorprendente come un buon Rafelson anni 70 (il sesso in cucina ricorda il suo 'Postino suona sempre due volte'). All'inizio il protagonista è Alex e alla fine Susanne." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 5 marzo 2010 )

"E' Vienna, ma potrebbe essere una qualsiasi altra città aldilà delle Alpi. Anonima, vista dalla finestra di un monolocale appena appena abitabile, oppure dall'ingresso di una casa d'appuntamenti per clienti danarosi. E' una città squallida come ce ne sono mille e mille, quella che fa da sfondo alla prima parte di 'Revanche' - 'Ti ucciderò'. Un film che fa arrivare in Italia un soffio di cinema austriaco, insomma, quasi una rarità. Il regista e sceneggiatore, Götz Spielmann, insiste molto su questi paesaggi urbani senz'anima. Nei loro interstizi colloca la vita di due 'scarti' dell'umanità (...). Spielmann dà il meglio quando sfiora il senso profondo della vita, al di là delle bizzarrie del caso e dei falsi miti che avvelenano la quotidianità. Il percorso di Alex passa attraverso il dolore, profondo, vero, lancinante. Senza essere didascalico, il regista sussurra il desiderio di un'esistenza diversa, dove possono ancora avere ancora significato parole che sembrano dimenticate." (Luigi Paini, 'Il Sole 24 Ore', 5 marzo 2010)