Redenzione

ITALIA 1952
Una graziosa pastorella, Nicuzza, viene sedotta dal giovane barone Paolo di San Lario che ha promesso di sposarla. Invece Paolo s'allontana dalla ragazza - che aspetta un bambino - e accetta di sposare, secondo il desiderio dei suoi genitori, una nobile fanciulla. Ma il giorno del matrimonio, il barone viene affrontato e ucciso da Nicuzza. Questa, in carcere, dà alla luce un bambino, che nasce cieco. Più tardi Nicuzza si dà alle facili avventure, nella speranza di procurarsi il denaro necessario al mantenimento ed alla cura del figlio che potrebbe riacquistare la vista con un'operazione di trapianto della cornea e ha bisogno di cure assidue e costose. I genitori dell'ucciso Paolo sono disposti ad adottare il bambino, purché la madre rinunci ad ogni diritto su di lui. Nicuzza prima rifiuta di accettare queste condizioni poi le subisce per amore del figlio. Nel giorno stabilito per l'operazione Nicuzza si avvelena e, prima di morire, chiede al chirurgo che le sue cornee siano donate al figlio.
SCHEDA FILM

Regia: Piero Caserini

Attori: Luisa Rossi - Nicuzza, Marco Vicario - Barone Paolo di San Lario, Juan de Landa - Parroco, Enrico Olivieri - Figlio di Nicuzza, Paolo Iacopozzi - Piero, Laura Tiberti, Peter Trent, Giuseppe Corradi, Clara Paoloni, Arrigo Basevi, Margherita Bambini, Anna Maria Pavarino, Antonio Fadda, Guido Mori, Nino Marchesini

Soggetto: Decio Fittaioli

Sceneggiatura: Decio Fittaioli, Luigi Bonelli

Fotografia: Carlo Fiore

Musiche: Cesare Cesarini

Montaggio: Cesare Carlesi

Scenografia: Uberto Bonetti, Ivo Battelli

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ILIO LOMI PER IDEAL FILM

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
- E' UN FILM PRESSOCHE' INEDITO CHE NON RISULTA ISCRITTO AL PUBBLICO REGISTRO CINEMATOGRAFICO.

- PIERO CASERINI SOSTITUI' ALLA REGIA ANTONINO PIZZI CHE LO AVEVA INIZIATO CON ARTURO GALLEA COME DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA.
CRITICA
"E' un lavoro modesto." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 33, 1953)