RCL - Ridotte Capacità Lavorative

ITALIA 2010
La fabbrica di Pomigliano d'Arco e il paese sono saliti agli onori della cronaca nazionale a causa del referendum interno dei dipendenti Fiat sulle nuove modalità contrattuali vincolate alla missione produttiva. Paolo Rossi è andato con una troupe in paese con un obiettivo: girare dei sopralluoghi per un film sulla classe operaia. Attraverso l'incontro con diverse personalità, Paolo ha finalmente chiaro il film che vuole fare e scrive una lettera al produttore: serve una astronave, Shakira e Nino D'Angelo che interpreta Karl Marx. Da un altro pianeta verranno a liberare la classe operaia di Pomigliano e del mondo. La produzione non può, o forse non vuole, accontentare Paolo Rossi cui non resta che una soluzione: un voto a Chaplin "Tu che con Tempi Moderni hai saputo raccontare la catena di montaggio, mandaci un' idea buona per raccontare il lavoro in fabbrica oggi".
SCHEDA FILM

Regia: Massimiliano Carboni

Attori: Paolo Rossi, Emanuele Dell'Aquila, Alessandro di Rienzo, Davide Rossi, Daniele Maraniello, Biagio Ippolito, Marcello Colasurdo

Soggetto: Alessandro di Rienzo

Sceneggiatura: Alessandro di Rienzo, Paolo Rossi, Massimiliano Carboni

Musiche: Gruppo Operaio

Montaggio: Sara Pazienti

Scenografia: Filippo Marranci, Barbara Carboni

Suono: Daniele Maraniello - presa diretta

Durata: 75

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: A.M.I. - AGENZIA MULTIMEDIALE ITALIANA S.R.L. E MAURO BERARDI

Distribuzione: IRIS FILM

Data uscita: 2010-12-10

TRAILER
NOTE
- CONSULENTE MUSICALE: PAOLO DOSSENA.

- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELL'ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI NAPOLI.
CRITICA
"Surrealismo civile? La risposta di Pomigliano ad 'Avatar' in 3D? Un'astronave nascosta nel ventre del Vesuvio? Parole, parole, parole. Non è Mina ma Paolo Rossi che atterra nel luogo del referendum più importante del 2010, quello che ha visto gli operai di Pomigliano d'Arco spaccarsi sulle nuove proposte di lavoro nello stabilimento Fiat. Indeciso tra il documentario d'inchiesta (interviste interessanti a sindaco, parroco e sindacalista Fiom) e il teatro canzone filmato (divertente la performance di Rossi sull'operaio Pomigliano d'Arco, fratello ideale della visionaria Giovanna d'Arco), 'RCL - Ridotte Capacità Lavorative' di Massimo Carbone rischia però di diventare anche la gita fancazzista di un gruppo di artisti borghesi ospiti di un luogo alieno in primis a loro. 'Sento odore di fantascienza' dichiara Rossi appena arrivato nella stazione ferroviaria avveniristica della cittadina campana. Noi sentiamo anche puzza di aria fritta. Avremmo preferito più politica dell'immagine che nell'immagine. Ma probabilmente abbiamo a che fare con un progetto simpatico ma dalle ridotte capacità cinematografiche." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 10 dicembre 2010)

" 'Ridotte Capacità Lavorative'. E' una dicitura odiosa come solo il capitalismo, soprattutto italiano, perversamente innamorato delle definizioni - descrizioni inquietanti - sa inventare. Ma quell' 'RCL', titolo del film di Massimiliano Carboni per i testi e l'interpretazione di Paolo Rossi, lascia, come il film, spazio a tante interpretazioni, fatte di rabbia e nobile e popolare rassegnazione. (...) Il Paolo Rossi che qui è autore e attore, che è davvero a suo agio solo col prete 'sudamericano', accarezza col suo genio quello che non vuole essere né un reportage né un documentario, ma un film in progress. Vien voglia di vederne un altro, di portarlo in giro per l'Italia, per spiare i nostri lavori in corso. Perché l'insostenibile leggerezza di Paolo Rossi è un arma potente contro l'ingiustizia civile, sociale e morale. E perché se una risata ci seppellirà, poi tutti finiremo in una cassa. Integrazione." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 10 dicembre 2010)

"'Film di fantascienza, surrealismo civile su Pomigliano': è 'RCL ¿ Ridotte Capacità Lavorative', almeno per il mattatore-intervistatore Paolo Rossi. Diretto da Massimiliano Carboni, scritto con Alessandro Di Rienzo, girato come un reality (il regista viene dal GF), il comico si accompagna a una troupe sui generis, passa dal sindaco di destra al prete di sinistra, ascolta il sindacalista e gli abitanti di Pomigliano d'Arco, mentre gli operai arrivano solo nei 15 minuti finali. Scopriremo che il sì e no sul referendum Fiat non ha spaccato la cittadina, ma basta? Rossi tende l'orecchio, ma ingombra: il narcisismo d'attore prevale sulla 'lotta di classe', quasi che anche il film abbia un padrone. Siamo cattivi? Ok, allora 'RCL' è un divertito divertissement sulla fabbrica che non c'è, un apologo umanista e non operaista, con un sig. Rossi poco anonimo e la militanza nel fuoricampo." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 09 dicembre 2010)