Racconti dell'età dell'oro

Amintiri din Epoca de aur

3/5
Il rumeno Mungiu torna sulla Croisette (Un Certain Regard) con un'operazione collettiva. In toni da commedia

Leggi la recensione

ROMANIA 2009
Brevi storie per raccontare, con umorismo, gli anni della dittatura e del regime comunista in Romania.
SCHEDA FILM

Regia: Ioana Uricaru, Hanno Höfer, Razvan Marculescu, Constantin Popescu, Cristian Mungiu

Attori: Alexandru Potocean - Segretario ("La leggenda della visita ufficiale", Teodor Corban - Sindaco ("La leggenda della visita ufficiale", Emanuel Parvu - Ispettore del Partito ("La leggenda della visita ufficiale", Avram Birau - Fotografo ("La leggenda del fotografo di partito", Paul Dunca - Assistente del fotografo ("La leggenda del fotografo di partito", Viorel Comanici - Segretario del partito ("La leggenda del fotografo di partito", Ion Sapdaru - Alexa, poliziotto ("La leggenda del poliziotto ingordo", Virginia Mirea - Moglie del poliziotto ("La leggenda del poliziotto ingordo", Gabriel Spahiu - Vicino del poliziotto ("La leggenda del poliziotto ingordo", Vlad Ivanov - Grigore ("La leggenda del camionista di pollame", Tania Popa - Camelia ("La leggenda del camionista di pollame", Liliana Mocanu - Marusia ("La leggenda del camionista di pollame", Diana Cavaliotti - Crina ("La leggenda dei venditori di aria", Radu Iacoban - Bughi ("La leggenda dei venditori di aria", Calin Chirila - Attivista ("La leggenda dell'attivista zelante", Romeo Tudor - Pastore ("La leggenda dell'attivista zelante"

Soggetto: Cristian Mungiu

Sceneggiatura: Cristian Mungiu

Fotografia: Oleg Mutu, Alexandru Sterian, Liviu Marghidan

Musiche: Hanno Höfer, Jimi Laco

Montaggio: Dana Bunescu, Theodora Penciu, Ioana Uricaru

Scenografia: Cezara Armasu, Mihaela Poenaru, Dana Istrate, Simona Paduretu

Costumi: Dana Istrate, Brândusa Ioan, Luminita Mihai, Ana Ioneci

Altri titoli:

Tales from the Golden Age

Durata: 100

Colore: C

Genere: STORICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: CRISTIAN MUNGIU PER MOBRA FILMS

Distribuzione: ARCHIBAL FILM

Data uscita: 2009-09-18

Episodi: La leggenda della visita ufficiale - La leggenda del fotografo di partito - La leggenda del poliziotto ingordo - La leggenda del camionista di pollame

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL 62. FESTIVAL DI CANNES (2009) NELLA SEZIONE 'UN CERTAIN REGARD'.

- LA VERSIONE DEL FILM DITRIBUITA IN ITALIA COMPRENDE SOLO I SEGUENTI QUATTRO EPISODI: "LA LEGGENDA DELLA VISITA UFFICIALE", "LA LEGGENDA DEL FOTOGRAFO DI PARTITO", "LA LEGGENDA DEL POLIZIOTTO INGORDO", "LA LEGGENDA DEL CAMIONISTA DI POLLAME".

- LA DURATA INDICATA E' RELATIVA ALLA VERSIONE ITALIANA. QUELLA ORIGINALE, CON TUTTI E SEI GLI EPISODI, ERA DI 155'.
CRITICA
"I 5 registi, oltre a Mungiu, sono Hanno Hofer, Razvan Marculescu, Constantin Popescu e Ioana Uricaru. Il film è divertente, puro Ionesco - ma è tutto vero, chi ha frequentato l'Est prima dell'89 ve lo potrà confermare! Ed è la conferma che a Bucarest c'è vita. Forse più che a Cinecittà." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 20 maggio 2009)

"Il film è un strascinante e surreale ritratto di un popolo che sta cercando con fatica di fare i conti con il proprio passato.". (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 20 maggio 2009)

"Romani, rom, rumeni... stessa matrice, stessa lingua d'origine. Tanto che il regista Cristian Mungiu, Palma d'oro 2007, si è ispirato alla commedia italiana anni '60-'70 per il film collettivo, cinque episodi, 'I racconti dell'età d'oro'. L'idea nasce in risposta alla critica di una diciottenne al vincitore di Cannes, '4 mesi, 3 settimane, 2 giorni' (plumbea storia di aborto e sensi di colpa) in quanto film «da festival» e si propone come opera dall'anima popolare, prodotto e scritto dallo stesso Mungiu, che dirige uno dei corti insieme a Uricaru, Hoffer, Marculescu e Popescu. Sono le leggende metropolitane dell'era Ceausescu, surreali ma non troppo, distillato dell'humor di massa, antidoto alla rigida e insensata disciplina di partito. Il cinema rumeno colleziona tra i tanti uno dei migliori cineasti al mondo, Lucien Pintilie, che ha restituito colori, bellezza, lacrime e memoria di una Romania inquieta e non umanamente pacificata durante la dittatura comunista. Mungiu, altra generazione, aveva circa 20 anni quando Ceausescu e sua moglie furono spazzati via a fucilate e si può permettere di scherzare con l'età d'oro, ovvero gli ultimi quindici anni del dittatore, i peggiori per la Romania poverissima e affamata. Impossibile realizzare un film così allora, un po' imbarazzante vederlo adesso conoscendo già l'happy end, come sbarazzarsi politicamente dell'avversario sparandogli addosso. Ma forse la comicità, seppure amarognola, non conosce frontiere. E Mungiu inanella le sue leggende metropolitane intorno all'ubbidienza cieca dei rumeni. Qualcosa di grottesco, storie soprattutto di periferia rurale, di gente semplice alle prese con una logica folle. Due episodi per tutti." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 20 maggio 2009)

"Film magico, divertente, amaro, attori geniali, storie drammatiche e ridicole di come le dittature asserviscono e zittiscono interi popoli." (Natalia Aspesi, 'la Repubblica', 20 maggio 2009)