Occhiali neri

3.5/5
Brillante e ispirato, Dario Argento è fedele a se stesso e alla sua giovanissima voglia di divertirsi. Alternando dialetticamente tenerezza e crudeltà

Leggi la recensione

FRANCIA 2021
Roma. L'eclissi oscura il Sole in una torrida giornata di estate. Il buio avvolge la città quando Diana inizia ad essere inseguita da un serial killer. La giovane per sfuggire al suo aggressore perde la vista a seguito di un incidente stradale.
Diana dovrà imparare a vivere senza poter vedere ma ora non è più sola. A difenderla e a farle "da occhi" ci sono Nerea, il suo cane, e il piccolo orfano Chin, anch'esso sopravvissuto all'incidente. I suoi due aiutanti, il bambino cinese e il cane, la accompagneranno nella sua fuga dal killer, ormai deciso a terminare ciò che aveva iniziato Ma come finirà questo gioco del gatto e del topo?
SCHEDA FILM

Regia: Dario Argento

Attori: Ilenia Pastorelli - Diana, Asia Argento - Rita, Andrea Zhang - Chin, Maria Rosaria Russo - Ispettrice Bajani, Guglielmo Favilla - Jerry

Sceneggiatura: Franco Ferrini, Dario Argento

Fotografia: Matteo Cocco, Luciano Tovoli

Musiche: Arnaud Rebotini

Montaggio: Flora Volpelière

Scenografia: Marcello di Carlo

Arredamento: Sabina Cellitti

Effetti: Sergio Stivaletti, Virginia Cefaly - Visual Effects

Suono: Claudia Aureli

Altri titoli:

Black Glasses

Durata: 87

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: CONCHITA AIROLDI, BRAHIM CHIOUA PER URANIA PICTURES, GETAWAY PICTURES<br> CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO DELLA CULTURA

Distribuzione: VISION DISTRIBUTION (2022)

Data uscita: 2022-02-24

TRAILER
NOTE
- IN COLLABORAZIONE CON: RAI CINEMA, CANAL+, CINE +, SKY; IN COPRODUZIONE ITALIA-FRANCIA.

- PRESENTATO NEL 'BERLINALE SPECIAL GALA' AL 72. FESTIVAL DI BERLINO (2022).
CRITICA
"(...)si ritrovano alcuni dei suoi temi classici, dall'handicap fisico che si può trasformare in una inedita potenzialità alla riflessione sull'atto di vedere (il film si apre con la scena di una eclissi), dall'ambientazione notturna (la fotografia è di Matteo Cocco) all'ambivalenza del mondo animale (i cani possono essere d' aiuto ma anche d' offesa e l' incontro con i serpenti d' acqua si fa notare) fino al gusto splatter per il sangue. A cui va aggiunta la presenza di un bambino cinese (Andrea Zhang) che accompagna Diana nelle sue fughe. È il pubblico meno adorante che può avere qualche problema con una sceneggiatura (del regista e Franco Ferrini) dove l' identità del «cattivo» si intuisce subito e la recitazione è fin troppo brechtiana per reggere il realismo che oggi si richiede a un thriller e (...) gli elementi di tensione si dissolvono troppo presto. Qua e là ti sembra di cogliere i segni di una passata grandezza (...) ma non basta per riscattare un film senza un vero perché." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 12 febbraio 2022)

"Era dai tempi di Trauma (1993) che Argento non realizzava un film degno del suo genio. Non tutto è perfetto. La seconda parte tende a perdere quel fascino misterioso dei primi minuti e i personaggi dei poliziotti sono troppo seriosi per non risultare ridicoli. Ma questo è un pellicola del grande regista (...) che, a ottantuno anni d'età, risulta quasi prodigiosa. I vecchi fan ripenseranno con piacere sia al Karl Malden enigmista cieco della sua seconda regia 'Il gatto a nove code' (1971) che al compianto Flavio Bucci, inserviente non vedente ucciso in modo creativo (grazie a un pastore tedesco) dalle perfide streghe dell' intramontabile 'Suspiria'. Gli spettatori più giovani potranno ammirare un vecchio maestro tornato al lavoro (...). Ma è l' Argento regista che ci mancava. È tornato." (Francesco Alò, 'Il Messagero', 24 febbraio 2022)