NOVE SETTIMANE E MEZZO - LA CONCLUSIONE

ANOTHER NINE HALF WEEKS

GRAN BRETAGNA 1996
Da New York, il miliardario John torna a Parigi, deciso a ritrovare la mai dimenticata Elizabeth. Qui, ad un'asta di quadri, conosce Lea, famosa creatrice di moda, e comincia a frequentarla, avendola vista in possesso di un foulard di Elizabeth. Tra i due, a poco a poco, si crea un legame fatto di ambiguità e sotterfugi. John viene introdotto nel mondo della moda, e con Lea passa da grandi alberghi a locali malfamati, sempre sperando di avere informazioni su Elizabeth. Capisce infine che la ragazza è morta, e si reca al cimitero a visitare la tomba. Dopo aver passato un'altra notte con Elizabeth, al mattino si allontana e rimane a riflettere lungo la Senna.
SCHEDA FILM

Regia: Anne Goursaud

Attori: Mickey Rourke - John, Agathe de la Fontaine - Claire, Angie Everhart - Lea, Steven Berkoff - Vittorio Da Silva, Dougray Scott - Charlie, Werner Schreyer - Gilles, Cyrille Cohen, Sandra Cervik - Cameriera, Christine Brandner, Carolin Dichtl - Dominatrice, Andrea Eckert - Celeste, Philippe Beglia - Kahidijah, Lana Clarkson, Kurt Freimuller - Sig. Durand

Sceneggiatura: Michael Davis

Fotografia: Robert Alazraki

Musiche: Stephen W. Parsons, Francis Haines

Montaggio: Terilyn A. Shropshire, Anne Goursaud

Scenografia: Robert de Vico

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Tratto da: BASATO SU PERSONAGGI CREATI DA ELIZABETH MC NEIL

Produzione: NTTS PRODUCTION, U.K.-ODESSA FILM, AUSTRIA-M6 FILMS, FRANCE

Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE (1997)

NOTE
REVISIONE MINISTERO APRILE 1997
CRITICA
"Inutile sequel (diretto da una donna) d'un film epocale che introiettò l'eros vuoto e rampante degli anni Ottanta". (Il Messaggero, Fabio Bo, 22/4/1997)

"Ignobile fumetto erotico-sentimentale, squallido pseudo seguito del già patetico 'Nove settimane e mezzo', che, quantomeno, metteva in mostra una (fisicamente) sensazionale Kim Basinger. Tra gli avanzi di allora è rimasto Mickey Rourke, un attore (se così si può definire) nemico della recitazione come del sapone. Speriamo che la Senna se lo sia portato via". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 19 luglio 2001)