Notte Fantasma

2/5

Noir esistenziale e metropolitano per Fulvio Risuleo, al terzo lungometraggio. Con Edoardo Pesce e il deb Yothin Clavenzani "strana" coppia, ma il film non convince. In Orizzonti Extra a Venezia 79

Leggi la recensione

ITALIA 2022
Sabato sera. Tarek ha programmato una serata con gli amici: playstation e junk food. Prima di incontrarli passa per il parco a comprare qualche grammo di fumo. Qualcuno però lo tiene d'occhio dall'interno di un'automobile, ha visto tutto e lo avvicina: è un poliziotto. L'uomo è misterioso, minaccioso e allo stesso tempo a suo modo gentile e un po' complice. Invece di portarlo al distretto, il poliziotto costringe Tarek a stare con lui per tutta la notte tra risse, inseguimenti e fughe. Ma all'alba i loro ruoli potrebbero invertirsi.
SCHEDA FILM

Regia: Fulvio Risuleo

Attori: Edoardo Pesce - Poliziotto, Yothin Clavenzani - Tarek

Sceneggiatura: Fulvio Risuleo

Fotografia: Guido Mazzoni

Musiche: Francesco Rita

Montaggio: Ilenia Zincone

Scenografia: Sabina Angeloni

Durata: 83

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ANNAMARIA MORELLI E ANTONIO CELSI PER ELSINORE FILM, MARIO GIANANI E LORENZO GANGAROSSA PER WILDSIDE, VISION DISTRIBUTION, IN COLLABORAZIONE CON SKY E PRIME VIDEO

Distribuzione: VISION DISTRIBUTION

Data uscita: 2022-11-17

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 79. MOSTRA D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2022), SEZIONE ' ORIZZONTI EXTRA'.
CRITICA
"Film ontologico, Notte fantasma di Fulvio Risuleo, se non fosse che si è portati a considerare il cinema, tutto il cinema, già di per sé come ontologia, dimensione veritativa, o come direbbe Pasolini, «lingua scritta della realtà». Insomma è l'origine cinematografica del mondo: la realtà che sorge dal cinema e non il contrario. Allora ontologia al quadrato il film di Risuleo, quando le parvenze che compaiono sullo schermo, che sono per loro stessa natura fantasmi (lo sono in un film di Loach così come in uno di Von Trier, in un'opera di Spielberg allo stesso modo di un film di Kechiche e così via), qualcosa che ogni volta s'incarna, disincarna nel limbo cinematografico; nel momento in cui interpretano spettri". (Liugi Abiusi, il Manifesto, 17 novembre 2022)