Noruwei no mori

2/5
Dal romanzo più popolare di Haruki Murakami al suggestivo, ma noioso adattamento di Tran Anh Hung. Che torna in Concorso a 15 anni dal Leone d'Oro Cyclo

Leggi la recensione

GIAPPONE 2010
Giappone, 1967. Watanabe studia all'università di Tokyo. E' un giovane serio e tranquillo, ma insicuro nelle sue relazioni personali e che avverte l'influenza della morte ovunque. Il ragazzo è profondamente affezionato a Naoko, una ragazza bella e introversa che conosce dagli anni delle superiori, e anche lei ha un forte legame con la morte. Il loro rapporto è stato profondamente condizionato dalla tragica morte del loro migliore amico Kizuki, avvenuta alcuni anni prima, ma quando finalmente riusciranno a confrontarsi con la forte passione che li attrae, Naoko deciderà di lasciare gli studi. Nell'esistenza di Watanabe farà quindi ingresso l'estroversa e vivace Midori...
SCHEDA FILM

Regia: Tran Anh Hung

Attori: Rinko Kikuchi - Naoko, Ken'ichi Matsuyama - Toru Watanabe, Tetsuji Tamayama - Nagasawa, Kiko Mizuhara - Midori, Kengo Kôra - Kizuki, Reika Kirishima - Reiko Ishida, Eriko Hatsune - Hatsumi

Soggetto: Haruki Murakami - romanzo

Sceneggiatura: Tran Anh Hung

Fotografia: Mark Lee Ping-Bin

Musiche: Jonny Greenwood

Montaggio: Mario Battistel

Scenografia: Yên Khê Luguern, Norifumi Ataka

Costumi: Yên Khê Luguern

Altri titoli:

Norwegian Wood

Durata: 133

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: DCP/HDCAM, 16:9, 35 MM (1:2.35)

Tratto da: romanzo omonimo ("Tokyo Blues", 1993, Feltrinelli; ried. "Norwegian Wood", 2006, Einaudi) di Haruki Murakami

Produzione: ASMIK ACE ENTERTAINMENT, FUJI TELEVISION NETWORK, TOHO COMPANY

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 67. MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2010).
CRITICA
"Romanzo amatissimo, film difficilissimo. Se qualcuno ancora vede la letteratura come un comodo serbatoio di storie e personaggi già pronti ad essere travasati al cinema, si accomodi. 'Norvegian Wood' (concorso) di Tranh Anh Hung, già Leone d'oro nel 1995 con 'Cyclo', è l'adattamento dello struggente romanzo omonimo di Haruki Murakami (...) ma è anche una prova stilistica sofisticata che 'traduce' i sentimenti violenti e insieme impalpabili del film in immagini di tale sapienza da rischiare la freddezza." (Fabio Ferzetti, 'Messaggero', 3 settembre 2010)

"'Norvegian Wood' di Tranh Anh Hung è tratto da un libro di Murakami, imperdibile per gli amanti della letteratura nipponica contemporanea. (...) Affrontare questo viaggio nella depressione e nella follia mentale, nell'egoismo nichilista, è come svegliarsi sotto un treno senza ricordarsi di essersi addormentati. (...) Lettere firmate col sangue, ricoveri in comunità di recupero potrebbero ammazzare qualsiasi film, se non ci fossero i dialoghi che, ogni tanto sanno strappare sorrisi amari e disperati, ma pur sempre veri, sinceri." (Luca Mastrantonio, 'Il Riformista', 3 settembre 2010)