Non dico altro

Enough Said

3/5
USA 2013
Eva, massaggiatrice divorziata, a una festa conosce Albert, un uomo gentile e anche lui single, e la poetessa Marianne. Con quest'ultima, Eva entra subito in sintonia: Marianne diviene non solo una sua cliente fissa, ma prende anche l'abitudine di sfogarsi di tutti i difetti dell'ex marito, che ancora la infastidiscono. Tuttavia, mentre l'amicizia con Albert si trasforma in qualcosa di più profondo, Eva scopre che proprio lui è l'ex marito di Marianne. Che fare? Credere ai racconti dell'amica o portare avanti una relazione che sembrava perfetta?
SCHEDA FILM

Regia: Nicole Holofcener

Attori: Julia Louis-Dreyfus - Eva, James Gandolfini - Albert, Catherine Keener - Marianne, Toni Collette - Sarah, Tavi Gevinson - Chloe, Ben Falcone - Will, Tracey Fairaway - Ellen, Eve Hewson - Tess, Ivy Strohmaier - Maddy, Nick Williams - Chris, Michaela Watkins - Hilary, Phil Brock - Jason, Luke Grakal - Brandon, Anjelah N. Johnson - Cathy, Toby Huss - Peter, Kathleen Rose Perkins - Fran, Natasha Sky Lipson - Sage, Alina Adams - Grace, Amy Landecker - Debbie, Lennie Loftin - Martin, Jessica St. Clair - Cynthia, Chris Smith (II) - Hal

Sceneggiatura: Nicole Holofcener

Fotografia: Xavier Pérez Grobet

Musiche: Marcelo Zarvos

Montaggio: Robert Frazen

Scenografia: Keith P. Cunningham

Arredamento: Douglas A. Mowat

Costumi: Leah Katznelson

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA STUDIO, ARRIRAW (2.8K)/(2K), 35 MM/D-CINEMA (1:1.85)

Produzione: LIKELY STORY

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA (2014)

Data uscita: 2014-05-15

TRAILER
NOTE
- ULTIMO FILM DI JAMES GANDOLFINI (MORTO IL 19 GIUGNO 2013).

- PRESENTATO AL 31. TORINO FILM FESTIVAL (2013) NELLA SEZIONE 'FESTA MOBILE'.

- JULIA LOUIS-DREYFUS E' STATA CANDIDATA AL GOLDEN GLOBE 2014 COME MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (CATEGORIA FILM MUSICAL/COMMEDIA).
CRITICA
"Come farsi molto male restando sempre molto educati. Se amavate James Gandolfini e la sua bravura extralarge, non perdete 'Enough Said', sit-com intimista tutta sguardi e mezze tinte, diretta con finezza da una newyorkese con qualche film indipendente e molti serial alle spalle ('Sex and the City', 'Six Feet Under', 'Una mamma per amica'). (...) Con intrecci buffi, ma potenzialmente letali, tra confidenze e esperienze. E piccoli tesori di economia espressiva cesellati da attori che spremono meraviglie da semplici pause, mezze frasi, piccoli gesti." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 maggio 2014)

"Piacerà a chi ha un gran bel ricordo di James Gandolfini, il grande 'Soprano' deceduto improvvisamente a soli 50 anni. Vederlo nel ruolo di Albert, così diverso dai suoi soliti, fa capire dolorosamente agli spettatori cos'hanno perduto. E rivedere in azione Toni Collette e la sempre sottovalutata Catherine Keener è cosa sempre bella e per fortuna non perduta." (Giorgio Carbone, 'Libero', 1 maggio 2014)

"Che tristezza vedere Gandolfini nella sua penultima interpretazione, prima della tragica e prematura scomparsa. Un testamento della sua bravura, con rimpianto." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 1 maggio 2014)

"James Gandolfini ha lasciato il dolce in fondo. Noto per le sue interpretazioni di killer e poliziotti duri, ma soprattutto per il mafioso Tony Soprano, l'attore italoamericano (...) si considerava più affine a 'un Woody Allen di 118 chili'. E la regista Nicole Holofcener gli ha offerto la possibilità di dimostrarlo in questo suo ultimo film come protagonista (...): una piccola commedia romantica 'indie' tra persone di mezza età ritratte nei loro bisogni, fragilità, solitudini. (...) Per raccomandare la visione di 'Non dico altro' sarebbe sufficiente l'interpretazione di Gandolfini (più memorabile del film), tutta impostata su gesti semplici anche durante le fitte conversazioni: preparare il cibo, versare da bere, salire in macchina un po' a fatica, data la mole. Come è nella migliore tradizione della tecnica recitativa dell'immedesimazione, dall'Actor's Studio in avanti. La sua è una performance tutta in finezza di uomo mite ma orgoglioso che neppure l'esuberanza della mimica facciale di Julia Louis-Dreyfus, comica e attrice di serie tv ('Seinfeld') prestata al cinema, riesce a oscurare. Anche la sceneggiatura, però, ha i suoi meriti. Ne è autrice la stessa Holofcener; la quale, se nelle vesti di regista usa un linguaggio molto tradizionale, mettendo in scena una Los Angeles vista già tante volte, nel trattamento dei personaggi adotta invece una personale combinazione di causticità e affetto. Estendendola anche ai 'caratteri' secondari: vedi Sarah, l'amica psicanalista di Eva; le figlie dei protagonisti, fragili e presuntuose al contempo; la migliore amica di Ellen, Clohe, bisognosa di protezione. Soprattutto, però, la Holofcener mostra di sapere bene che, quando un rapporto sentimentale va in crisi, le parti in causa danno spiegazioni molto diverse dei motivi per cui ciò è avvenuto. E' una consapevolezza di come noi tutti affrontiamo certe, delicate situazioni che Gandolfini, insolitamente malinconico e divertente allo stesso tempo, restituisce calandosi in parte con l'acume e la sensibilità che è solo dei grandi attori." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 15 maggio 2014)

"Gandolfini nella sua penultima apparizione, in un bel film che racconta in modo ironico le conseguenze della solitudine." (A.S., 'Il Giornale', 15 maggio 2014)

"Per l'ultima volta James Gandolfini ci stupisce con un ruolo sottotono (...). Commedia che non cerca la battuta ma una certa verità quotidiana e inalbera sconfitte affettive. Con qualche manierismo soprattutto nel doppiaggio che rifà il verso alla presunta voce insicura di Woody Allen per fare nevrosi middle class." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 22 maggio 2014)