Nobi

4/5
Quando l'atroce follia della guerra incontra l'ipercinema allucinante di Tsukamoto. Esperienza unica, in Concorso

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GIAPPONE 2014
Filippine, 1945. Le truppe imperiali giapponesi, bloccate su un'isola e tagliate fuori dagli aiuti e dai rifornimenti dagli alleati, sono in grande difficoltà. Circondati dai guerriglieri e dagli americani, i soldati sono costretti a uccidere i propri compagni e iniziare pratiche di cannibalismo.
SCHEDA FILM

Regia: Shinya Tsukamoto

Attori: Shinya Tsukamoto - Tamura, Lily Franky - Yasuda, Tatsuya Nakamura - Caporale, Yusaku Mori - Nagamatsu, Yûko Nakamura - Moglie di Tamura

Soggetto: Shôhei Ôoka - romanzo

Sceneggiatura: Shinya Tsukamoto

Fotografia: Shinya Tsukamoto, Satoshi Hayashi

Musiche: Chu Ishikawa

Montaggio: Shinya Tsukamoto

Costumi: Hitomi Okabe

Effetti: Masako (II) , Chiharu Rikuta - sculture, Natsuko Kado - sculture, Satoru Narumi, Taku Nakano

Aiuto regia: Satoshi Hayashi

Altri titoli:

Fires on the Plain

Durata: 87

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: romanzo "La strana guerra del soldato Tamura" di Shôhei Ôoka (Einaudi, 1957)

Produzione: SHINYA TSUKAMOTO PER KAIJYU THEATER

NOTE
- MODELLI ARMI: TATSUYA MINE, YOSHIYUKI SIROIWA, AYA YUMIBA.

- IN CONCORSO ALLA 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2014).
CRITICA
"Il giapponese Shinya Tsukamoto (...) torna al romanzo di Shôhei Ôoka 'Nobi' (da noi tradotto come 'La strana guerra del soldato' Tamura) per rifare il capolavoro di Kon Ichikawa 'Fuochi nella pianura' (traduzione letterale del titolo del libro). Un gruppo di soldati giapponesi braccati dagli americani nelle Filippine del 1945 cerca di sopravvivere alla fame e alla guerra in qualunque modo, anche quelli più atroci e inumani Maestro riconosciuto del cyberpunk più estremo, Tsukamoto non si nega niente: carni squartate, fiumi di sangue, braccia e gambe tagliate, corpi decomposti, convinto così di rappresentare adeguatamente l'orrore della guerra (mentre è solo l'ennesimo superamento dei limiti dello splatter). Ma soprattutto costruisce il film con una noiosissima alternanza di scene immobili e scene concitatissime, primi piani fissi e riprese ultra-agitate che tolgono ogni tensione e annullano ogni possibile riflessione sulla violenza e la disumanità umana." (Paolo Mereghetti, 'Il Corriere della Sera', 3 settembre 2014)

"Mai visti tanti visceri esposti e tanti cervelli che schizzano fuori dalla scatola cranica. Ma non è violenza gratuita, sostengono i fan del giapponese. Qui si denuncia la follia di tutte le guerre (se siete di quelli che non fanno differenza tra i nostri e i loro)." ('Il Foglio', 3 settembre 2014)