NELL'ANNO DEL CANNONE

Il caporale Ferenc Molnar, ragazzo assai intraprendente, rimasto solo del suo reggimento distrutto in Budapest e unico depositario delle paghe a lui affidate - paghe che ha nascoste nel cavo di bombe a mano - sta correndo disperatamente con un sidercar per raggiungere un luogo tranquillo, sfuggendo alle diverse forze tuttora in movimento: tedeschi in ritirata, collaborazionisti ungheresi alla caccia dei disertori, russi in avanzata. Incontra e prende con sé il soldato Loska desideroso di raggiungere il villaggi natale e la madre lasciata sola. I due, giunti ad un castello appena evacuato dal comando delle SS, vengono accolti sospettosamente dal maggiordomo, ma finiscono per fraternizzare e scoprono altri compagni di sventura: il tenente Edward, i soldati Gaspar e Frederic, un partigiano comunista, il soldato russo ferito Griscia. L'improvvisa irruzione di un contingente tedesco, mette gli sbandati in una brutta situazione, ma, per buona fortuna, tra le bombe a mano contenenti il denaro del reggimento c'è anche quella buona che li sbarazza dei nemici. Dopo molte avventure, tutti finiscono in un campo di concentramento ma Griscia testimonia in loro favore. Riconosciuti come eroi, vengono incaricati di una pericolosa missione... dai russi riconoscenti!