Natale all'improvviso

Love the Coopers

3/5
Che rottura la notte di vigilia…ma nonostante crisi di coppie e rimpianti, il cenone stavolta è leggero e soddisfacente

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USA 2015
Sam e Charlotte stanno per separarsi ma hanno deciso di dirlo al resto della famiglia solo dopo Natale, per trascorrere felicemente tutti insieme un ultimo cenone. In realtà, sono tanti e diversi i segreti nascosti da ogni componente di questa strampalata famiglia!
SCHEDA FILM

Regia: Jessie Nelson

Attori: Diane Keaton - Charlotte Cooper, John Goodman - Sam Cooper, Alan Arkin - Bucky, Olivia Wilde - Eleanor, Amanda Seyfried - Ruby, Marisa Tomei - Emma, Ed Helms - Hank, Anthony Mackie - Agente Williams, Jake Lacy - Joe, Alex Borstein - Angie, Timothée Chalamet - Charlie, Blake Baumgartner - Madison, Maxwell Simkins - Bo, June Squibb - Zia Fishy

Sceneggiatura: Steven Rogers

Fotografia: Elliot Davis

Musiche: Nick Urata

Montaggio: Nancy Richardson

Scenografia: Beth A. Rubino

Costumi: Hope Hanafin

Effetti: Method Studios, Shade VFX

Altri titoli:

Christmas with the Coopers

Durata: 89

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: BRIAN GRAZER, MICHAEL LONDON, JESSIE NELSON, JANICE WILLIAMS PER IMAGINE ENTERTAINMENT, GROUNDSWELL PRODUCTIONS, HANDWRITTEN FILMS

Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES

Data uscita: 2015-11-26

TRAILER
NOTE
- DIANE KEATON FIGURA ANCHE TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.
CRITICA
"(...) questo «Natale all'improvviso» (...) pur esibendo nomi molto noti fra gli interpreti (...) all'inizio tenta un po' di far sorridere ma verso la fine, imboccando la solita retorica del «lieto fine» per tutti, si attesta con decisione attorno alle cifre del sentimentalismo più facile (...). Spesso tutti cantano, molti litigano, bambini compresi, per ritrovare l'accordo al cospetto del cenone, appunto, seguirà una conclusione lieta per ciascuno (...). La brava signora che ha diretto il tutto si chiama Jessie Nelson." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 26 novembre 2015)

"A Natale si è tutti più buoni? Bah. 'Natale all'improvviso', in originale 'Love the Coopers', pare un film sulla fame nel mondo, tanto sono palesi le ragioni alimentari che han mosso il cast stellare, da Diane Keaton a John Goodman, da Alan Arkin a Olivia Wilde, passando per Amanda Seyfried e Marisa Tomei. II canovaccio è quello sfilacciato ed esausto delle natalizie riunioni di famiglia (...). Attori in vacanza ben oltre le necessità del ruolo, sceneggiatura post-prandiale, regia ridotta a luminaria, la commedia è pluri-generazionale, il pubblico, temiamo, meno." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 26 novembre 2015)

"Arriva Natale trascinandosi commediole insopportabilmente mielose. Come questa, ambientata a Pittsburgh, dove si racconta l'animata vigilia di una folta famiglia." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 26 novembre 2015)

"Commedia leggera, corale, pullulante di volti noti e meno noti della Mecca del cinema, «Love the Coopers» (titolo originale) s'apparenta con non pochi film a tematica natalizia (da «Il miracolo nella 34.a strada» a «La neve nel cuore», da «Bianco Natale» a «Fred Claus - Un fratello sotto l'albero», a «Happy Christmas»). Jessie Nelson, tornata dietro la cinepresa dopo quindici anni, dopo «Io sono Sam» (precedentemente aveva diretto «Una moglie per papà- Corrina Corrina»), vi narra, col ricorso alla voce fuori campo, invasiva e a lungo noiosa (è del cane di famiglia Rag), i problemi, le delusioni, le attese e le ansie dei vari personaggi, intrecciandone il passato con il presente e prospettandone il probabile futuro. Vi dispiega cioè la storia accidentata di una famiglia con le sue verità taciute, ma presenti e condizionanti: un ritratto, che, fra situazioni poco credibili e trovate raramente divertenti, si fa strada con difficoltà in un racconto poco coinvolgente (la struttura narrativa rende difficoltoso il seguire i casi dei vari personaggi), che procede verso il prevedibile epilogo, dove, come in buona parte delle commedie natalizie realizzate a Hollywood, chiariti conflitti e incomprensioni, la vita si annuncia nuovamente meravigliosa." (Achille Frezzato, 'L'Eco di Bergamo', 1 dicembre 2015)