Microcosmos - Il popolo dell'erba

Microcosmos: Le peuple de l'herbe

FRANCIA 1996
Un viaggio alla scoperta degli sconosciuti abitanti del pianeta terra. Insetti ed altri essere viventi colti in mezzo all'erba e all'acqua, tra piante e gocce di rugiada grosse come palloni.
SCHEDA FILM

Regia: Marie Pérennou, Claude Nuridsany

Soggetto: Claude Nuridsany, Marie Pérennou

Sceneggiatura: Marie Pérennou, Claude Nuridsany

Fotografia: Claude Nuridsany

Musiche: Bruno Coulais

Montaggio: Florence Ricard, Marie-Josèphe Yoyotte

Altri titoli:

Microcosmos, de Claude Nuridsany y Marie Pérennou

Mikrokosmos - Das Volk der Gräser

Durata: 75

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI (1:1.85)

Produzione: GALATEE FILMS - FRANCE 2 CINEMA - BAC FILMS - DELTA IMAGES - LE PRODUCTIONS JMH - TELEVISION SUISSE ROMANDE - URANIA FILMS

Distribuzione: LUCKY RED (1996), DVD: LUCKY RED (2008)

NOTE
REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1996

PRESENTATO SELEZIONE UFFICIALE FUORI CONCORSO CANNES 1996 - GRAND PRIX TECHNIQUE PER EFFETTI SPECIALI CANNES 1996
CRITICA
"Una serie di sequenze con una loro logica, una loro poesia, una loro violenza, materiali di un film non didascalico, senza voci fuori campo ma con ottima musica, che svela tutto ciò che accade 'underground' con una tecnica cinematografica portentosa, altro che i soliti effetti speciali hollywoodiani. E il neorealismo della vita degli insetti ripresi in una giornata qualunque: sarebbe breve fare un passo mistico sulla natura, ma i due registi si tengono sulla linea dell'illuminismo scientifico. Anche perché sotto l'apparente armonia c'è un mondo in lotta, che può essere minuscolo e furibondo e che offre vita e amore a un film sorprendente che è stato un caso in Francia, perché è anche molto curioso e divertente. Dopo aver visto 'Microcosmos' vi sarà difficile calpestare un prato senza guardare". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 24 dicembre 1996)

"Così divertente, coinvolgente ma anche artificioso e deviante nei documentari della Walt Disney e dei suoi imitatori, l'antropomorfismo non è stato del tutto messo al bando dai due autori. C'è in una misura giusta, tanto per non far dimenticare che anche l'uomo è una specie animale. Tolte poche parole iniziali, tutto è affidato alle immagini, ai suoni, ai rumori e alla musica. Un ultimo suggerimento: portateci pure i bambini, anche piccoli, soprattutto se hanno vissuto in città e conoscono poco la campagna". (Morando Morandini, 'Il Giorno', 20 dicembre 1996)