Mekong Hotel

GRAN BRETAGNA 2012
Cine-ritratto di un albergo vicino al fiume Mekong, nel nord-est della Thailandia, al confine tra Thailandia e Laos. Nelle camere da letto e sulle terrazze dell'Hotel, Apichatpong ha tenuto le prove per un film che ha scritto anni fa, chiamato "Ecstasy Garden".
SCHEDA FILM

Regia: Apichatpong Weerasethakul

Attori: Jenjira Pongpas, Maiyatan Techaparn, Sakda Kaewbuadee, Chai Bhatana, Chatchai Suban

Sceneggiatura: Apichatpong Weerasethakul

Fotografia: Apichatpong Weerasethakul

Musiche: Chai Bhatana

Montaggio: Apichatpong Weerasethakul

Durata: 57

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: APICHATPONG WEERASETHAKUL PER KICK THE MACHINE FILMS, ILLUMINATIONS FILMS, IN ASSOCIAZIONE CON ARTE FRANCE- A LUCARNE E LA PARTICIPAZIONE DI THE MATCH FACTORY

NOTE
- POST-PRODUZIONE REALIZZATA CON IL SUPPORTO JACOB BURNS FILM CENTER E DI FUORI ORARIO (RAI TRE).

- PROIEZIONE SPECIALE AL 56. FESTIVAL DI CANNES (2012).
CRITICA
"'Mekong Hotel' ha il suono malinconico di una ballata sussurrata alla chitarra con dolcezza, di cui nel tempo si è persa qualche nota. Il regista, Apichatpong Weerasethakul, parla davanti al fiume con un vecchio amico musicista, che cerca quella melodia, l'ha in mente ma non riesce a catturarla. (...) Dalla prima immagine 'Mekong Hotel' dichiara la sua duplice (molteplice) natura, una messinscena della realtà che percorre vie impreviste e imprevedibili. Nel flusso del tempo e di una melodia ripetuta, i piani del racconto si confondono, quasi entrano uno nell'altro. (...) Nell'oscillazione dei piani narrativi la donna più anziana ricorda di quando sono arrivati gli immigrati dal Laos in fuga dalla guerra civile. (...) Il film nasce da un vecchio progetto, 'Ecstasy Garden' a cui il regista ha iniziato a pensare visitando la sua attrice, originaria della zona, che per un incidente era ricoverata in ospedale. (...) Dentro e fuori, nel passaggio dalle diverse dimensioni, che è anche presa di distanza, Weerasethakul cerca la relazione con la materia del mondo inafferrabile e misteriosa. La calma del fiume, il sangue dei vampiri, il cinema di Joe é tempo e movimento. Invenzione di uno sguardo sul mondo." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 19 maggio 2012)