Matti da slegare

ITALIA 1975
Oltre 10 anni fa lo psichiatra Franco Basaglia indicò un obiettivo determinato da perseguire nella cura delle malattie mentali e del disadattamento: svuotare lentamente i manicomi, da lui considerati i ghetti dell'emarginazione ed evitare nuovi ricoveri con un lavoro di prevenzione nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole. Per documentare questa tesi, il film penetra all'interno dell'ospedale psichiatrico di Colorno (Parma) oppure segue all'esterno alcuni dei ricoverati dimessi e impegnati, grazie alle esperienze delle amministrazioni interessate, in fabbriche in fattorie e così via. In alcuni casi le dichiarazioni degli intervistati sono discusse tra loro stessi e tra persone chiamate in causa, come un anziano sacerdote. Il tutto finisce con una delle feste da ballo organizzate nell'istituto di Colorno.
il documentario è diviso diviso in tre blocchi, ciascuno dedicato a uno dei tre principali intervistati: Paolo, Angelo, Marco.
SCHEDA FILM

Regia: Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Stefano Rulli, Sandro Petraglia

Soggetto: Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Stefano Rulli, Sandro Petraglia

Fotografia: Ezio Bellani, Dimitri Nicolau - operatore

Montaggio: Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli

Altri titoli:

Nessuno o tutti

Durata: 140

Colore: B/N

Genere: TELEVISIVO INCHIESTA SOCIALE

Specifiche tecniche: VERSIONE ORIGINALE 16 MM DI 180' E' STATA 'GONFIATA' A 35 MM.

Produzione: 11 MARZO CINEMATOGRAFICA PER ASSESSORATO PROVINCIALE DELLA SANITA' DI PARMA E REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI

NOTE
- GLI INTERPRETI SONO DEGENTI ED EX DEGENTI DELL'OSPEDALE PSICHIATRICO DI COLORNO (PARMA).

- FILM ANDATO IN ONDA IN TV IL 18 E IL 25 GIUGNO 1977.

- LA VERSIONE ORIGINALE INTITOLATA 'NESSUNO O TUTTI' - CHE DURAVA 180' - NON E' MAI STATA DISTRIBUITA IN SALA MA E' STATA PRESENTATA AI FESTIVAL DI BERLINO, VENEZIA, NYON.
CRITICA
"Uno dei pochi esempi davvero convincenti di cinema militante italiano, capace di sviscerare il tema della "pazzia" con un'analisi reale che si giova degli apporti e delle lotte degli antipsichiatri e delle esperienze di recupero con gli operai emiliani." (Paolo Mereghetti , "Dizionario dei film", Baldini Castoldi Dalai, 2001).