MANI DI FERRO

In un paese della Corea, un gruppo di giapponesi terrorizza la popolazione e la tiranneggia in mille modi sotto il comando di Akyama che a sua volta si serve di Inabo per le spedizioni punitive o per la cattura di donne indifese. Una parvenza di resistenza si trova nella palestra coreana del tae-kwan-do, una micidiale arte marziale; ma i suoi membri verrebbero ben presto sopraffatti se non intervenisse a loro difesa Huang, sorta di cavaliere errante di ineguagliabile bravura. Inabo e Akyama, valutato il valore del nuovo avver-sario dopo qualche negativo scontro, cercano di corromperlo promettendogli donne e denaro. Trepidante, Gin Li, una delle atlete della scuola coreana, si offre al campione patrio che tuttavia, non aveva nessuna intenzione di tradire. Nell'inevitabile scontro generale, buoni e cattivi periscono in massa. Gravemente feriti, Huang e Gin Li si avvicinano per stringersi le mani.