Mani che stritolano

Tien Lin, una ragazza campionessa di karaté, è alla ricerca di un giovane, Lin Shiao, il quale, dopo aver messo incinta la di lei sorella, abbandonandola l'ha costretta al suicidio. Il suo desiderio di vendetta trova ostacoli sia in una tenutaria di una casa di gioco (spalleggiata da due maestri giapponesi di lotta, Tung Ku e Ven Tien) che immaginandosi minacciata dalla nuova tenuta, cerca in ogni modo di farla eliminare, sia dal fatto che Lin Shiao si trova nascosto e protetto dall'amichetta Swan. Quando i giapponesi riescono a far prigionieri Lin Shiao e Swan, Tien Lin li libera e li nasconde in una campagna dove un vecchio insegna al giovane i segreti di una antica lotta cinese. I persecutori, giunti nel rifugio, uccidono il vecchio e costringono Lin Shiao a una feroce reazione, con la quale elimina cruentemente tutti gli avversari. Ora Tien Lin può finalmente compiere la sua vendetta e lo farebbe, se Swan non si interponesse tra i due ottenendone la riconciliazione.