M'AMA, NON M'AMA...

A' LA FOLIE... PAS DU TOUT

FRANCIA 2002
La giovane artista Angélique, è follemente innamorata di Loïc, trentacinquenne stimato cardiologo parigino. Le cose sembrano andare per il meglio tra i due, nonostante egli sia già sposato e addirittura in attesa di un figlio. Quando la ragazza scopre che l'uomo in realtà continua la sua vita coniugale di sempre e non ha intenzione di lasciare definitivamente la moglie per lei, tenta il suicidio ma...

SCHEDA FILM

Regia: Laetitia Colombani

Attori: Audrey Tautou - Angelique, Samuel Le Bihan - Loic, Isabelle Carré - Rachel, Clément Sibony - David, Sophie Guillemin - Heloise, Éric Savin - Julien, Michele Garay - Claire Belmont, Élodie Navarre - Anita, Catherine Cyler - Jeanne, Mathilde Blache - Lea, Charles Chevalier - Arthur, Michael Mourot - Jean-Louis, Yannick Alnet - Jean Timbault, Nathalie Krebs - Sonia Jasmin, Sophie Vaslot - Madame Dubois-Rollin

Soggetto: Laetitia Colombani, Caroline Thivel

Sceneggiatura: Laetitia Colombani, Caroline Thivel

Fotografia: Pierre Aïm

Musiche: Jerome Coullet

Montaggio: Véronique Parnet

Scenografia: Jean-Marc Kerdelhue

Costumi: Jacqueline Bouchard

Altri titoli:

HE LOVES ME... HE LOVES ME NOT

Durata: 100

Colore: C

Genere: THRILLER ROMANTICO

Produzione: COFIMAGE 12 - TF1 FILMS PRODUCTIONS - TPS CINEMA - TELEMA

Distribuzione: BIM DISTRIBUZIONE

Data uscita: 2002-09-27

NOTE
- PRESENTATO AL FESTIVAL DI TAORMINA 2002.
CRITICA
"Cosa succede se 'Il favoloso mondo di Amélie' si trasforma in 'Attrazione fatale'? Il risultato è 'M'ama non m'ama', debutto di Laetitia Colombiani in cui Audrey Tautou insegue l'amore con la tenacia della sua Amélie. In principio è commedia, alla fine è cupo melodramma con venature thriller. Il film vorrebbe inquietare e giocare con il linguaggio del cinema. Ma dove finisce il coraggio e comincia la presunzione? Samuel Le Bihan (Loïc) esagera in sguardi ebeti". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 27 settembre 2002)

"'Adele H' iperdistruttiva? 'Beautiful Mind' dei sentimenti? Più semplicemente, il film accentua il lato paranoico di 'Amélie'. Se vengono in mente tanti riferimenti, non è un caso: la giovanissima Colombani è brava, ma come una scolaretta diligente. E il suo film ha un retrogusto sinistro: nel tempo dei Muccino e dei Jeunet, l'amour fou non ha più nulla di anarchico, e appare come patologia". (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 6 ottobre 2002)

"Operazione strutturalista sul rapporto tra finzione e realtà, si chiude in se stessa. Tra l'altro, la sorpresa non è ben nascosta, come succede a certi bambini che si mimetizzano sotto il tavolo, ma dimenticano fuori la scarpina. La regista esordiente ha appena 26 anni e una certa malizia. Se avete voglia di farvi fare lo sgambetto da un film.. Potrebbe anche essere divertente". (Silvio Danese, 'Il giorno', 27 settembre 2002)

"Raccontato in parallelo, come in un vecchio film di Cayatte, sogno e/o incubo, il film è una mini-inchiesta sulle paure dei sentimenti ignoti, sugli amori irrealizzabili, sui dolori del rifiuto con conseguenti rimozioni. Ma mentre Amélie aiutava il prossimo a salvarsi, qui Angelica-Adele H. lo spinge verso il burrone degli amori totali, pur di carezzare il proprio superego affettivo: la commedia diverte ed inquieta, chiedendo il legittimo sospetto di complicità affettive". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 settembre 2002)