Machuca

Una magistrale lezione di tolleranza e rispetto firmata da Andre Wood. Con un occhio a Peter Weir e François Truffaut

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SPAGNA 2004
Cile 1973. Due ragazzi di 11 anni: il primo, Gonzalo Infante, proviene da una famiglia abbiente, è timido e vive in uno dei quartieri ricchi della città. L'altro, Pedro Machuca, figlio di contadini, sopravvive in una bidonville. Questi due ragazzi, profondamente diversi, sono destinati a incontrarsi sui banchi di scuola grazie all'iniziativa idealista di Padre Mac Enroe. Il suo progetto è quello di favorire l'integrazione di ragazzi disagiati nel collegio cattolico d'èlite che dirige. Il sacerdote vuole insegnare ai giovani il rispetto e la tolleranza mentre il clima politico e sociale del Cile si sta deteriorando.
SCHEDA FILM

Regia: Andrés Wood

Attori: Ariel Mateluna - Pedro Machuca, Federico Luppi - Ochagavia, Tamara Acosta - Juana, Francisco Reyes - Patricio, Aline Küppenheim - Maria Luisa, Gabriela Medina - Lucy, Luis Dubó - Ismael, Manuela Martelli - Silvana, Matias Quer - Gonzalo, Alejandro Trejo - Willi, Ernesto Malbrán - Padre Mac Enroe, Zouzou

Sceneggiatura: Andrés Wood, Roberto Brodsky, Mamoun Hassan

Fotografia: Miguel Joan Littin

Musiche: Miguel Angel Miranda, José Miguel Tobar

Montaggio: Fernando Parod

Scenografia: Rodrigo Bazaes

Durata: 120

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1.85)

Produzione: ANDRES WOOD PRODUCCIONES, PARAISO PRODUCTION, TORNASOL FILMS, MAMOUN HASSAN

Distribuzione: LADY FILM

Data uscita: 2004-10-01

NOTE
- PRESENTATO ALLA 36.MA "QUINZAINE DES REALISATEURS", CANNES 2004.
CRITICA
"Possono essere amici due ragazzini che appartengono a questi due mondi? 'Machuca' di Andrés Wood per fortuna non dà nessuna risposta. Ma racconta una storia in modo semplice ed elegante, senza impartire lezioni e senza indugiare nelle scene di facile impatto emotivo. Commuove, citando con amore 'Arrivederci ragazzi' di Louis Malle, e fa sorridere con tutte quelle signore benestanti che affrontano i cortei tipo 'è scoppiata la rivoluzione e io non ho niente da mettermi'. C'è, però, anche qualcosa di più. Fa riflettere la scelta che compie uno dei due bambini, fa riflettere che un regista nato nel 1965 abbia scelto oggi per raccontare quegli anni. Fa riflettere tutto questo film, magnificamente interpretato." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 1 ottobre 2004)

"Messo in scena con uno stile piuttosto classico, ma adeguatamente movimentato nelle sequenze più dinamiche, fotografato in colori che rinviano all'indietro nel tempo, 'Machuca' spira una sincera nostalgia per l'epoca in cui il Cile poteva ancora sognare il sogno socialista di Salvador Allende. Il che non impedisce una lucida analisi delle componenti che ne decretarono la fine: non soltanto le forze reazionarie e la classe conservatrice del Paese: ma anche l'ostilità ai progetti del Presidente da parte della borghesia dell'epoca, rappresentata nel film dai genitori di Gonzalo. E il nocciolo più amaro vien fuori nell'epilogo, quando il ragazzino privilegiato tradisce gli amici proletari riprendendo il suo posto nella gerarchia sociale." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 9 ottobre 2004)