MA SHAMAL - RITORNO AL DESERTO

MA SHAMAL - RETURN TO THE DESERT

ITALIA 1996
Un'organizzazione spionistica internazionale, intenzionata a impadronirsi della formula del gas nervino elaborata da una compagnia chimica inglese, rapisce la figlia del professor Lavi. Dallo scienziato l'organizzazione ottiene il nome del nuovo responsabile del progetto, il marocchino Tahar Id Bram che, però, intende laciare la professione. Il professor Anton, suo amico parte per il Marocco per fargli cambiare idea.
SCHEDA FILM

Regia: Paolo Fondato

Attori: Mohamed Atifi, Abdelkader Lofti, Hassan Skalli, Gabriel Garko, Isabel Russinova - Jana Anderson, Sacha Brandon - Signora Mitchell, Roberto Bisacco - Mantovano, Barbara Livi - Michela, Dalila Di Lazzaro - Veruska, Aldo Massasso, Stefano De Sando, Kabir Bedi - Tahar Id Bram, Lucia Batassa

Soggetto: Maria Isabella Cociani

Sceneggiatura: Maria Isabella Cociani

Fotografia: Giorgio Di Battista

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Nadia Bonifazi

Altri titoli:

RITORNO AL DESERTO

Durata: 106

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: DELFON, DAGHAM FILM,

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - BMG VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO SETTEMBRE 1996
CRITICA
'Ma 'Shamal: ritorno al deserto' è un film che in troppi punti risuona falso, posticcio. Eccessivamente favolistico. Un buon plot indubbiamente, ma ingiustamente sacrificato al cinema, che avrebbe riscosso, invece, un sicuro successo d'ascolto in un autunnale e più fortunato passaggio televisivo. La programmazione cinematografica estiva con le sue contraddizioni finisce per confermare la qualità non brillante dei suoi prodotti. E il film di Fondato finisce per diventarne la cartina di tornasole. Tuttavia due note positive si impongono: 1) La convincente interpretazione della bella Dalila Di Lazzaro nella seppur ristretta parte della cinica rapitrice; 2) Le precise e pertinenti musiche di Stelvio Cipriani, incarnate nelle ondeggianti e sinuose percussioni di un cocktail difficilmente illustrabile." (Massimiliano Forconi, 'Film')