L'URLO

ITALIA 1947
In una clinica psichiatrica si sente ogni notte, alla stessa ora, un urlo straziante, che desta spavento ed orrore. Malgrado accurate indagini, non è stato possibile di scoprire l'origine di questo strano fenomeno. La giovane e bella moglie del direttore, la quale vive nella clinica, trascurata dal marito, sente gravare sull'animo l'atmosfera paurosa dell'ambiente. Il suo unico conforto è l'amicizia di un giovane musicista, che viene a passare nella clinica un periodo di riposo. Il marito s'è accorto di quest'amicizia e per stroncarla fa vedere alla moglie una cartella falsificata, in cui il musicista risulta affetto da mania omicida. La donna, impaurita, s'allontana dal musicista, mentre il marito cerca di mandarlo via. L'artista tenta inutilmente di persuadere la donna a partire con lui. Nella notte si ripete l'urlo angoscioso e un malato viene strangolato nel suo letto. Il direttore tenta di gettare la colpa sul musicista; ma l'assistente, che ha scoperto la verità, provoca, durante una lezione del direttore, una crisi, che l'uccide. Il pazzo omicida era il direttore e l'urlo notturno era l'espressione della sua follia. Liberati dall'incubo, la moglie e il musicista si sposeranno per iniziare una nuova esistenza.
SCHEDA FILM

Regia: Ferruccio Cerio

Attori: Pilar Sirvent - Infermiera, Guillermo Marin - Noler, Enrique Guitart - Rellio, Pablo Álvarez Rubio - Vados, Manuel Riquena - Gorling, Aurelia Carrascal, Elli Parvo - Silvia, Roldano Lupi - Adamo, Irene Caba Alba, Juan De Las Cuevas, Rafael Bardem, Mary Lamar - Delia

Sceneggiatura: Alessandro De Stefani, Ferruccio Cerio

Fotografia: Ugo Lombardi, Carlos Pahissa

Musiche: Gil Serrano, Ennio Porrino

Scenografia: Amalio M. Gari'

Altri titoli:

EL ALARIDO

Durata: 90

Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO

Tratto da: DAL LAVORO TEATRALE OMONIMO DI F. CERIO

Produzione: MANUEL TARAMONA (MADRID) - I.C.I. (ROMA)

Distribuzione: MARFILM

CRITICA
"Il tema, tutt'altro che originale, è svolto con scarsa perizia tecnica. Apprezzabile, a tratti la recitazione del protagonista". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXVI, 1949).