L'ultimo tramonto sulla terra dei Mc Masters

The McMasters

USA 1970
Benjie, un soldato di colore che durante la guerra di Secessione ha indossato la divisa dell'esercito nordista, torna nella piccola città di Ironwood e viene accolto come un figlio dal vecchio McMaster, ricco proprietario terriero della zona. Benjie si installa in casa sua e ne diventa presto il socio. Gli abitanti di Ironwood, però, capeggiati da Kolby, si mostrano ostili nei suoi confronti e lo fanno oggetto di una sistematica discriminazione razziale fino al punto di avvelenargli tutto il bestiame. Benjie e McMaster non si perdono d'animo e con l'aiuto di alcuni indiani continuano a mandare avanti la fattoria. Quando però Benjie si sposa con Nancy, la giovane sorella di un capo indiano, la situazione diventa insostenibile. Gli uomini del villaggio irrompono nella fattoria, violentano Nancy ed uccidono l'anziano McMaster. È arrivata l'ora dello scontro finale...
SCHEDA FILM

Regia: Alf Kjellin

Attori: Burl Ives - McMasters, Brock Peters - Benjie, David Carradine - Penna Bianca, Nancy Kwan - Robin, Jack Palance - Kolby, John Carradine - Predicatore, L.Q. Jones - Russel, R.G. Armstrong - Watson, Dane Clark - Spencer, Frank Raiter - Grant, Alan Vint - Hank, Marion Brash - Signora Watson, Neil Davis - Sylvester, Paul Eichenberg - Jud, Lonnie Samuel - Bull, Albert Hockmeister - Sceriffo, Richard Alden - Lester

Soggetto: Harold Jacob Smith

Sceneggiatura: Harold Jacob Smith

Fotografia: Lester Shorr

Musiche: Coleridge-Taylor Perkinson

Montaggio: Melvin Shapiro

Scenografia: Joel Schiller

Effetti: Herman E. Townsley

Altri titoli:

The Blood Crowd

The McMasters... Tougher Than the West Itself!

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO WESTERN

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Produzione: DIMITRI DE GRUNWALD PER DISTRIFILM SA, JAYJEN PRODUCTIONS

Distribuzione: MEDUSA

CRITICA
"Basata sui vecchi schemi della lotta senza quartiere fra bianchi e neri, la vicenda è raccontata con buon mestiere e sostenuta da un ritmo continuo, nonostante qualche inutile digressione e alcune forzature nel disegno dei personaggi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 69, 1970)