L'ultimo Apache

Apache

USA 1954
Quando Geronimo, il capo degli indiani Apache, decide di deporre le armi e assoggettarsi al dominio dei bianchi, il giovane guerriero Massai si ribella ai suoi ordini e, con pochi uomini, tenta un'ultima disperata difesa. Circondato dai soldati bianchi e costretto ad arrendersi, viene confinato in un territorio lontano ma, durante il viaggio di trasferimento, riesce a fuggire e a tornare sui suoi monti. Qui trova la situazione molto cambiata. Anche i giovani indiani si sono piegati ai bianchi e sono costretti a vivere sotto il loro dominio. Massai si ribella di nuovo e, tradito dal padre della sua fidanzata, viene nuovamente arrestato. Anche stavolta, però, riesce a fuggire e, poiché è convinto che sia stata la sua fidanzata Nalinle a denunciarlo, la rapisce e la porta con sé. Nalinle, che è innocente, giorno dopo giorno riesce a convincere Massai dell'amore che prova per lui e lo spinge a deporre le armi e coltivare la terra. Quando il colonnello Beck con i suoi uomini, infine, lo trova, decide di lasciarlo vivere libero con la sua compagna e il loro bambino. Ormai Massai non è più un guerriero.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Aldrich

Attori: Burt Lancaster - Massai, Jean Peters - Nalinle, John McIntire - Al Sieber, Charles Bronson - Hondo, John Dehner - Weddle, Paul Guilfoyle - Santos, Ian MacDonald - Clagg, Walter Sande - Tenente Colonnello Beck, Morris Ankrum - Dawson, Monte Blue - Geronimo, Paul E. Burns - Proprietario del negozio (non accreditato

Soggetto: Paul I. Wellman, James R. Webb

Sceneggiatura: James R. Webb

Fotografia: Ernest Laszlo

Musiche: David Raksin

Montaggio: Alan Crosland Jr.

Scenografia: Nicolai Remisoff

Costumi: Norma Koch

Effetti: Lee Zavitz

Durata: 93

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo "Bronco Apache" di Paul I. Wellman

Produzione: HECHT-LANCASTER PRODUCTIONS, LINDEN PRODUCTIONS

Distribuzione: DEAR

CRITICA
"Il film, che per gli elementi psicologici, si differenzia un po' dai soliti western, si vale di un'efficace interpretazione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 36, 1954)