L'uccello di Paradiso

Bird of Paradise

USA 1951
Tenga, figlio d'un capo polinesiano, dopo aver frequentato un'università americana, ritorna alla sua isola natale. L'accompagna un suo compagno di studi, André Laurence, un giovane francese, che viene a passare qualche mese in un ambiente per lui nuovo e suggestivo. Conosciuta la bella sorella del suo amico, Kalua, se n'innamora e il suo sentimento è ricambiato. Alle nozze s'oppone il gran stregone, il quale afferma che la presenza d'André è sgradita agli Dei. Quando Kalua sceglie ufficialmente André come sposo, il gran stregone le impone di sottoporsi alla prova del fuoco, ch'essa supera felicemente. Ottenuto il consenso del capo, padre di Kalua, i due giovani iniziano la loro vita comune; ma la loro felicità ha breve durata. Un brutto giorno il vulcano dell'isola entra in fase d'attività, spargendo il terrore tra gli abitanti. Il gran stregone dichiara che lo sdegno degli Dei può essere placato solo mediante il sacrificio della figlia del capo, Kalua. Malgrado le energiche proteste d'André, Kalua deve sacrificarsi. L'eruzione cessa: André, affranto dal dolore, lascia l'isola.
SCHEDA FILM

Regia: Delmer Daves

Attori: Debra Paget - Kalua, Louis Jourdan - Andre Laurence, Jeff Chandler - Tenga, Otto Waldis - Skipper, Alfred Zeisler - Van Hook, Maurice Schwartz, Everett Sloane, Jack Elam, Prince Lei Lani

Soggetto: Richard Walton Tully - pièce teatrale

Sceneggiatura: Delmer Daves

Fotografia: Winton C. Hoch

Musiche: Daniele Amfitheatrof

Montaggio: James B. Clark

Scenografia: Albert Hogsett, Lyle R. Wheeler

Arredamento: Fred J. Rode, Thomas Little

Costumi: Travilla

Effetti: Fred Sersen

Altri titoli:

Ave del Paraíso

Insel der zornigen Götter

Colore: C

Genere: AVVENTURA DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37) - TECHNICOLOR

Tratto da: pièce teatrale di Richard Walton Tully

Produzione: DELMER DAVES PER TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION

Distribuzione: FOX

NOTE
- REMAKE DEL FILM "LUANA LA VERGINE SACRA" (1932) DI KING VIDOR.
CRITICA
"Il film, tecnicamente pregevole, ha soprattutto un valore spirituale". ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 30, 1951)